Kamala Harris, spesso riluttante ad apparire in pubblico e a rispondere alle domande dei giornalisti in modo conciso, intensificherà le sue apparizioni sui vari mezzi di comunicazione, inclusi canali locali e nazionali, podcast, stazioni radio e talk show.
Con nessun altro grande evento previsto prima del giorno delle elezioni e con l’ex presidente Donald Trump che, per ora, ha dichiarato di non voler partecipare a un altro dibattito, Harris deve decidere qual è il miglior modo per continuare a presentarsi agli elettori che hanno ancora domande sulle sue politiche, soprattutto economiche, e sui suoi piani per il Paese. Per gli strateghi della candidata, questo aspetto è particolarmente importante, considerando che durante la sua campagna del 2020 e nei primi giorni della sua vicepresidenza, alcuni dei maggiori passi falsi di Harris sono avvenuti proprio durante gli incontri non pianificati con i giornalisti.
Per evitare rischi, la vicepresidente ha concesso solo sei interviste nei 58 giorni successivi al ritiro del presidente Biden dalla corsa, tre delle quali con radio considerate di parte. Inoltre, fa discutere il seguente dato: Biden ha fornito più spiegazioni nei due mesi finali della sua campagna rispetto a quanto fatto da Harris nei primi due mesi della sua candidatura.
Il cambio di direzione della strategia del team di Harris
Recentemente, la candidata democratica ha registrato un’intervista con Stephanie Himonidis, conduttrice radiofonica spagnola, il cui show è stato trasmesso su più di cento stazioni. La conduttrice ha chiesto a Harris dell’inflazione, dell’immigrazione e della sua infanzia, concludendo dicendo che spera di incontrare la vicepresidente “presto alla Casa Bianca per bere un margarita”.
Successivamente, Harris ha partecipato a un’intervista più approfondita durante un incontro dell’Associazione Nazionale dei Giornalisti Neri (N.A.B.J.), lo stesso forum dove Trump, a luglio, aveva affrontato alcuni dei temi più delicati per la sua campagna. Harris, da una parte, ha evitato di rispondere alle domande sulle iniziative che potrebbe attuare nella politica estera per porre fine alla guerra a Gaza; dall’altra, ha fatto delle forti dichiarazioni sulla teoria del complotto razzista diffusa da Trump e dal suo compagno di corsa, il senatore Vance, riguardante gli immigrati haitiani a Springfield, Ohio:
“È una vergogna, il mio cuore si spezza per questa comunità. Quando hai il potere di amplificare qualsiasi concetto, dovresti davvero capire quanto le parole abbiano un peso e un significato.”
Da notare che la campagna di Harris non è sembrata soddisfatta dall’intervista con la N.A.B.J., non a caso ha pubblicato sui social meno della metà delle risposte della candidata democratica, escludendo completamente la risposta evasiva di Harris su Israele.
La strategia mediatica di Trump
Trump, d’altra parte, ha quasi completamente evitato le interviste con i giornalisti politici esperti, preferendo farsi intervistare dai suoi ammiratori, inclusi vari commentatori di Fox News. Tra questi, Elon Musk, il proprietario di X che sta donando milioni di dollari alla campagna dell’ex presidente, e Adin Ross, una celebrità dei videogiochi online che ha regalato a Trump un orologio Rolex e un Tesla Cybertruck.
Tuttavia, il tycoon non si è tirato indietro a tre recenti conferenze stampa televisive con i giornalisti che seguono la sua campagna, i quali hanno posto domande sfidanti su numerosi fronti.
Sia la campagna di Harris che quella di Trump sono consapevoli che la strategia tradizionale delle interviste con le reti televisive e i giornali nazionali potrebbe essere troppo rischiosa, dato che gli elettori si informano sempre di più tramite fonti meno tradizionali, come i video di influencer su TikTok o i podcast di celebrità.
La strategia della campagna di Harris punta sul locale
La campagna di Harris è particolarmente concentrata su TV e radio locali negli Stati chiave come la Pennsylvania, dove la candidata ha partecipato a un’intervista di 11 minuti con WPVI, l’affiliato ABC di Philadelphia. Quando le è stato chiesto di elencare “una o due misure concrete” per affrontare l’aumento dei prezzi, Harris ha impiegato 1 minuto e 52 secondi per parlare della sua storia personale, prima di arrivare a delineare le sue proposte, come le detrazioni fiscali per le nuove piccole imprese e i crediti d’imposta per le imprese edili. Per chi è preoccupato dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari, questa risposta è sembrata tutt’altro che risolutiva.
Secondo John Del Cecato, che è stato stratega dei media per le campagne presidenziali di Barack Obama “ci sono grandi vantaggi per Harris nel fare riferimento ai media locali; non c’è urgenza per lei di fare stampa nazionale. Non ci sono punti deboli che deve mantenere ben protetti. Semplicemente, ha modi migliori per comunicare il suo messaggio alla gente su piccola scala piuttosto che in interviste nazionali”.
A Del Cecato si aggiunge Kate Bedingfield, ex direttrice della comunicazione di Biden, la quale sostiene che, in una campagna presidenziale, ottenere copertura attraverso i media locali è spesso più efficace rispetto alla pubblicità, poiché i media locali raggiungono in modo diretto i potenziali elettori.
Harris e Walz: dalle interviste formali alle conversazioni informali
Durante l’intervista di 20 minuti con Dana Bash alla CNN, Kamala Harris aveva al suo fianco il suo compagno di corsa, Tim Walz, che è rimasto in silenzio per la maggior parte del tempo. Quando Bash ha chiesto a Harris dei suoi cambiamenti di posizione su questioni come la giustizia penale, Harris ha risposto con la frase ricorrente: “I miei valori non sono cambiati“.
Walz, fino all’ultimo dibattito, aveva evitato di concedere interviste, ma di recente si è confrontato con i giornalisti locali in Michigan e in Wisconsin, rispondendo anche a domande più informali.
In precedenza, sia Harris che Walz erano figure più accessibili per i media, ma dall’inizio della campagna hanno mantenuto un profilo più basso. Di recente, inoltre, hanno scelto un approccio più informale, partecipando a interviste con influencer e realizzando video di loro due che si scambiano domande, come in un recente video in un caffè di Detroit che ha raccolto quasi due milioni di visualizzazioni su YouTube, in cui Harris ha raccontato di non aver mai coltivato peperoncini, mentre Walz ha scherzato sulla sua scarsa conoscenza alimentare.