Lo scorporo della rete TIM è ormai un dato di fatto dopo che la Commissione Europea ha dato il via libera al perfezionamento dell’operazione di cessione di NetCo a Optics Bidco, società controllata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (KKR). Una decisione che era nell’aria e che la Commissione ha autorizzato in maniera incondizionata, perché “l’operazione non solleva preoccupazioni per la concorrenza nell’area economica europea”.
Le dinamiche della cessione
Secondo l’Antitrust KKr non avrà il potere di restringere l’accesso ai servizi passivi da parte degli operatori delle telecomunicazioni e non vi sono pericoli che aumenti il coordinamento tra la NetCo e Open Fiber, impegnata nella realizzazione di una rete in fibra.
Per il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti “è stata sbrogliata la storica matassa. E’ un successo della strategia italiana e ora andiamo verso un closing a breve. E’ stata premiata la decisione del Governo di partecipare all’operazione”.
Con questa operazione TIM rinuncia a 4,2 miliardi di ricavi ma non poteva rinunciare alla cessione considerata la situazione complessiva dell’azienda; le indicazioni che l’amministratore delegato Pietro Labriola ha fornito in occasione dei dati trimestrali, presentando i risultati di ServiceCo già senza la rete sono comunque positivi da tutti i punti di vista: ricavi totali, in crescita anche nel domestico, ricavi da servizi ed ebitda, che aumenta dell’11,6% a 1 miliardo.