La censura cinese colpisce ancora

Di il 03 Settembre, 2024
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Hu Xijin, una delle voci nazionaliste più influenti e attive sui social media cinesi, ha scelto la via del silenzio, lasciando gli utenti perplessi

La censura cinese ormai non è una novità, ma questo caso presenta una piccola eccezione. Hu Xijin, ex direttore del Global Times, giornale in lingua inglese del Partito Comunista cinese, era solito pubblicare regolarmente post e video su Sina Weibo, una piattaforma online cinese, dove conta quasi 25 milioni di follower. Tuttavia, da fine luglio, ha improvvisamente smesso di aggiornare la sua pagina, senza fornire alcun chiarimento. 

Anche un elogio al Partito Comunista può essere pericoloso 

Nonostante le autorità cinesi non abbiano rilasciato alcun commento, molti in Cina pensano che Hu sia stato censurato a causa di un post in cui definiva “storico” l’esito di un incontro dei leader del partito sul nuovo piano economico. Nel post, Hu sottolineava che il piano del partito prevedeva un maggiore sostegno alle imprese private, aprendo così la strada a una “vera uguaglianza” con il settore pubblico. Il post ha scatenato una tempesta di critiche e successivamente è stato rimosso da Weibo.

La politica cinese sta concentrando i suoi sforzi sul rilancio delle attività private, poiché queste creano posti di lavoro e guadagni consistenti. Il commento di Hu sembrerebbe quindi di supporto e in linea con gli obiettivi delle governo. Ma i sostenitori del partito lo hanno accusato di aver frainteso le intenzioni del governo e di aver compromesso l’impegno della Cina verso le imprese statali. 

Questa paradossale controversia ha messo in luce i rischi che corrono anche i sostenitori del governo cinese quando commentano le decisioni del partito. Infatti, mentre da un lato le autorità stanno cercando di rivitalizzare il settore privato, dall’altro continuano a considerare la proprietà statale come il principale pilastro dell’economia. Un equilibrio delicato che può creare confusione sulle priorità del leader cinese Xi Jinping.

Quando un sostenitore fraintende il piano del Partito Comunista cinese

Nel post rimosso, Hu elogiava la scelta del partito di non definire esplicitamente il settore pubblico come un “pilastro” dell’economia del Paese, in controtendenza rispetto alla tipica narrazione cinese. In realtà, il discorso di Xi Jinping tenuto nel 2022 era molto simile a quello di quest’anno: anche allora il leader non aveva fatto questo riferimento.

Hu ha detto al Sing Tao Daily, un giornale di Hong Kong: 

“Leggete semplicemente quello che è online. Per favore, comprendete”.

Successivamente, una fonte anonima di Bloomberg ha confermato che Hu è stato censurato e che non potrà più pubblicare contenuti online. 

“Chi è in pensione non ha accesso a determinati documenti e non interagisce frequentemente con i vertici. Potrebbe aver frainteso la situazione proprio per questo.”

ha detto Fang Kecheng, professore associato presso l’Università Cinese di Hong Kong, riferendosi ai recenti commenti di Hu sull’economia. 

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