Intesa Sanpaolo insieme a San Patrignano contro le droghe in carcere

Di il 14 Settembre, 2024
Paolo Bonassi_Chief Social Impact Officer Intesa Sanpaolo
Si è tenuto oggi il primo incontro con i giovani detenuti del carcere minorile di Bari, nell’ambito del progetto “WeFree Dentro: prevenzione e legalità per costruire un futuro”, il progetto di Intesa Sanpaolo in collaborazione con Fondazione San Patrignano
(Nella foto: Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer di Intesa Sanpaolo) 

Nell’ambito dell’iniziativa per la prevenzione delle tossicodipendenze “WeFree Dentro: prevenzione e legalità per costruire un futuro” ha avuto luogo il primo convegno sul tema delle devianze minorili e delle dipendenze in rapporto a legalità e prevenzione con il contributo di istituzioni pubbliche, soggetti privati, profit e non profit, esponenti del mondo accademico e scientifico, seguito da un incontro e scambio di esperienze fra i giovani detenuti e gli educatori professionisti di San Patrignano, con la testimonianza di giovani che hanno già superato le dipendenze.  

I numeri delle persone detenute tossicodipendenti in Italia

Al 31 dicembre 2023 le persone detenute tossicodipendenti in Italia erano 26.268, il 29% del totale, a cui si aggiungevano 3.901 persone in carico all’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe) per misure alternative alla detenzione. Nel 2023, inoltre, si è registrato un aumento del 10% di minorenni  denunciati all’Autorità giudiziaria per reati penali droga-correlati. 

Secondo l’ultima Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia  2024, sono quattro su dieci i giovani tra i 15 e i 19 anni che, nel 2023, hanno fatto almeno una volta  uso di sostanze stupefacenti. Si tratta di 960mila giovani tra i 15 e i 19 anni che hanno consumato  sostanze psicoattive nel 2023, il 39% della popolazione studentesca, che riferisce di aver consumato  una sostanza illegale almeno una volta nella vita, oltre 680mila (28%) nel corso dell’ultimo anno. 

Le dichiarazioni

Nel suo intervento Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer di Intesa Sanpaolo, ha commentato: 

Wefree Dentro si inserisce nel filone dei progetti che Intesa Sanpaolo realizza e sostiene per il  mondo del carcere e per la prevenzione dalle dipendenze insieme alle più importanti realtà italiane  del Terzo Settore. Grazie alla collaborazione con la Fondazione San Patrignano l’iniziativa offre un  momento diverso ai giovani detenuti portandoli a concentrarsi sulle proprie potenzialità e  sull’importanza delle scelte di ogni giorno. Dall’incontro di oggi potranno trarre spunti utili a  migliorare la propria situazione e ad avere maggiore fiducia nel ‘dopo’”. 

Una giornata particolarmente interessante anche dal punto di vista educativo, come spiega Antonio  Boschini, responsabile terapeutico di San Patrignano

L’obiettivo è sperimentare un nuovo  approccio a supporto dei minori per offrire loro strumenti utili a riscoprire le proprie potenzialità, a  superare le fragilità e a uscire dalle dipendenze, che sempre più fra i giovani e a volte nell’ambito  degli istituti carcerari si esprimono a volte in dipendenze da psicofarmaci. “WeFree Dentro” si  rivolge a una fra le categorie più fragili del nostro Paese, per costruire percorsi di possibile uscita  dall’emarginazione e dall’esclusione sociale”. 

Alla giornata sono intervenuti:

  • Francesco Paolo Sisto, Vice Ministro della Giustizia,  
  • Nicola Petruzzelli, Direttore dell’Istituto Penale per i Minorenni “Fornelli” di Bari,  
  • Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer di Intesa Sanpaolo,  
  • Roberto Cagliero, Amministratore e Consigliere Delegato Comunità di San Patrignano, 
  • Elisabetta Vaccarella, Assessore all’Accoglienza e Integrazione del Comune di Bari,  
  • Dorella Quarto, Direttrice del Centro per la Giustizia Minorile di Puglia e Basilicata,  
  • Alessandra Modenese, Direttrice Regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo,  
  • Guido Di Sciascio, Direttore Dipartimento di Dipendenze Patologiche ASL di Bari,  
  • Paola Clemente, Direttrice Unità Operativa di Psichiatria Penitenziaria ASL di Bari, 
  • Cesare Porcelli, Direttore della UOS di neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza di  Bari,  
  • Ignazio Grattagliano, Professore di Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense e  delegato del Rettore UNIBA per il Polo Didattico universitario penitenziario, 
  • Angela Gismondi, Direttrice Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Bari BAT e  Foggia 
  • Antonio Boschini, responsabile terapeutico di San Patrignano  
  • Angela Iantosca, referente di WeFree per San Patrignano  

 

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