(nella foto Alessandro Lolli, Deputy CFO e Responsabile Group Treasury e Capital Management di Intesa Sanpaolo)
Intesa Sanpaolo ha collocato con successo sul mercato istituzionale un’emissione obbligazionaria dual tranche in euro raccogliendo ordini complessivi per 5 miliardi di euro circa. Nel dettaglio si tratta di titoli Senior Preferred emessi in due tranche (entrambe con valuta 16 aprile 2024):
- euro 1 miliardo a 3 anni a tasso variabile ad un livello pari a 3 mesi Euribor + 60 punti base.
- euro 1 miliardo a 6,5 anni a tasso fisso in formato Green ad un livello pari a mid swap + 107 punti base.
Gli “use of proceeds” della tranche a 6,5 anni sono destinati a finanziare o rifinanziare tutte le categorie green descritte nel “Green, Social and Sustainability Bond Framework” datato giugno 2022. In un contesto di mercato molto ricettivo grazie ad un’apertura positiva ed alla riconosciuta qualità della Banca, guidata dal CEO Carlo Messina, l’emissione ha raccolto da subito interesse da parte degli investitori superando i 2,5 miliardi di euro di ordini complessivi dopo poco più di un’ora dal lancio. Ordini finali intorno a 2,3 miliardi di euro per la tranche a 3 anni hanno permesso un restringimento di 40 punti base rispetto all’indicazione iniziale di spread (pari a MS+100 punti base area), e ordini per quasi 2,8 miliardi di euro per la tranche a 6,5 anni hanno reso possibile un restringimento di 38 punti base rispetto allo spread iniziale (pari a MS+145 punti base area).
Alessandro Lolli, Deputy CFO e Responsabile Group Treasury e Capital Management, ha dichiarato: “Gli investitori hanno ancora una volta riconosciuto l’ottima qualità del credito di Intesa Sanpaolo, con forte interesse su entrambe le scadenze. La tranche in formato Green riconferma l’impegno costante del Gruppo fin dal 2017 al supporto della transizione ESG (Environmental, Social, Governance). Questa operazione ha registrato il picco più alto mai osservato nel libro ordini di un titolo Senior Preferred in Euro di Intesa Sanpaolo, raggiungendo i 6,3 miliardi con 420 ordini. Rappresenta, inoltre, l’emissione italiana Senior Preferred a tasso variabile con scadenza più lunga dal 2018 e la più grande in Euro sempre dall’Italia dall’agosto 2023”.
L’allocazione del libro ordini ha visto la partecipazione di:
– 151 investitori per la tranche a 3 anni, così suddivisi: 76% di Fund Managers, il 19% di Banks e Private Banks, il 2% di Hedge Funds e il 2% di Assicurazioni e Fondi Pensione. La distribuzione geografica evidenzia il 27% di partecipazione dalla Francia, il 22% dalla Germania, il 21% dall’Italia, l’11% dal Regno Unito/Irlanda, il 7% dalla Spagna e Portogallo, il 3% dalla Danimarca ed il 2% dall’Austria.
– 161 investitori per la tranche a 6,5 anni, così suddivisi: 65% di Fund Managers, il 25% di Assicurazioni e Fondi Pensione, il 4% di Hedge Funds ed il 4% di Banks e Private Banks.
La distribuzione geografica evidenzia il 27% di partecipazione dalla Francia, il 18% dal Regno Unito/Irlanda, il 14% dalla Germania, il 14% dall’Italia, il 13% dal Benelux, il 10% dai Nordici ed l’1% da Austria e Svizzera. Il libro ordini congiunto ha evidenziato granularità e diversificazione. Inoltre, la tranche a 6,5 anni ha visto la partecipazione di più dell’85% di investitori dedicati al comparto ESG. Le Banche che hanno partecipato al collocamento in qualità di Joint book runner sono state, oltre alla Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, BBVA, BofA Securities, Commerzbank, Goldman Sachs International, Morgan Stanley, NatWest Markets e UniCredit.