Dicembre 2020, un mese dopo la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali, segna un momento cruciale per Vivek Ramaswamy, imprenditore biotech ed ex candidato alle recenti primarie repubblicane. In un incontro con Peter Thiel (ricco imprenditore e attivista politico) ed Elon Musk, i tre hanno discusso della necessità di creare una nuova piattaforma aperta a qualsiasi tipo di servizio o discorso, dalle teorie cospirazioniste agli scetticismi sui vaccini, in netto contrasto con le politiche di altre piattaforme come Facebook e l’allora Twitter.
Nella prima puntata di “Mixed Signals”, il podcast di Ben Smith di Semafor, Ramaswamy ha detto che l’idea era sviluppare una piattaforma di servizi cloud alternativa ad Amazon Web Services e di incorporare social media come Parler, noto per il suo orientamento conservatore. Sebbene parzialmente interessato all’idea (“Per un breve periodo sono stato incuriosito dai media”), Ramaswamy ha poi deciso di focalizzarsi sul settore dei servizi finanziari.
L’ingresso nel capitale di BuzzFeed
Motivo per cui il suo recente ingresso nel capitale di BuzzFeed con una quota pari a circa l’8% non è stato visto dagli esperti come un fulmine a ciel sereno, poiché segue una logica di lungo termine dell’imprenditore di influenzare i media.
BuzzFeed, che controlla anche la testata progressista HuffPost, è una media company con parecchi debiti, che lo scorso anno ha chiuso la sezione dedicata alle notizie, BuzzFed News, creata proprio da Ben Smith.
Ramaswamy ha parlato della possibilità di rinegoziare i debiti della società, potenzialmente spingendo l’azienda verso la bancarotta per prenderne il controllo, o persino privatizzarla. Proposta che suggerisce una strategia aggressiva e un tentativo di ribaltare le dinamiche di potere all’interno dell’azienda.
Una strategia simile all’acquisizione di Twitter da parte di Musk
Musk ha attuato una strategia simile, ma su una scala ben più vasta, con l’acquisizione di Twitter, trasformandolo da un’attività pubblicitaria in crisi a un epicentro di dibattiti politici. Questo cambiamento ha avuto un impatto significativo sul panorama politico americano, facendo retrocedere le correnti progressiste e ampliando lo spazio per un nuovo populismo, prevalentemente di destra, dimostrando così che l’investimento ha reso in termini di influenza.
Per quanto riguarda Ramaswamy, la sua strategia non è altrettanto chiara. Nonostante le azioni di BuzzFeed siano notevolmente deprezzate, c’è sempre margine per un ulteriore declino. Tuttavia, l’imprenditore americano sembra sorprendentemente sicuro di poter navigare questa situazione senza compromettere le principali risorse dell’azienda: il vasto pubblico di BuzzFeed e altri media che tradizionalmente mostrano scarso interesse per la politica, e l’audience progressista di HuffPost.
Considerando che BuzzFeed costa molto meno di Twitter, Ramaswamy potrebbe ritenere che il rischio di perdere solo milioni di dollari possa valere la pena per la potenziale visibilità e influenza politica che potrebbe guadagnare.
La possibile scalata Ramaswamy nell’industria dei media è l’ennesima dimostrazione di come i confini tra media, giornalismo e politica continuano a sfumarsi in modi sempre più complessi.
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