Neom, la megacity futuristica voluta dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, ha generato un’enorme attenzione mediatica sin dal suo annuncio nel 2017. Tuttavia, dopo una serie di video promozionali pubblicati da alcuni influencer su TikTok, molti di loro hanno misteriosamente chiuso i loro account o li hanno resi privati. Questi video, che mostravano la vita quotidiana del progetto futuristico saudita, hanno suscitato un’ondata di critiche sui social, portando almeno cinque influencer a ritirarsi dalla scena.
Vita da sogno o dura realtà?
I video diffusi dagli influencer seguivano il trend “a day in the life”, un formato molto popolare sui social in cui si mostra una giornata tipica, in questo caso di un abitante di Neom. I video inquadravano appartamenti minimal e mense che sui social sono stati subito paragonati a prigioni e a basi militari. Gli influencer, principalmente donne che affermavano di essere espatriate o mogli di espatriati, cercavano di esaltare la vita utopica di Neom, ma le immagini trasmesse non sono riuscite a convincere tutti: secondo Ellen Wald, storica e autrice del libro Saudi, Inc., i video facevano sembrare Neom un centro industriale più che una vera comunità accogliente.
L’ondata di critiche sui social
Uno dei video che ha attirato maggiore attenzione è stato quello dell’influencer Jessica Herman, una mamma sudafricana che vive a Neom. Nel video, rimosso su TikTok ma fatto ricircolare su X, Herman mostra la sua vita quotidiana tra passeggiate serali e pasti nella mensa “Dining Hall“. Tuttavia, i toni sereni del video sono stati presi di mira sui social, dove molti hanno deriso il paesaggio sterile e l’atmosfera desolata. Poco dopo Herman ha chiuso temporaneamente il suo profilo TikTok.
Nel giro di pochi giorni, altri quattro influencer che avevano pubblicato contenuti da Neom hanno silenziato i loro account o reso privati i loro profili. Prima della loro scomparsa, questi influencer vantavano decine di migliaia di follower e condividevano regolarmente video che esaltavano i servizi della città, dalle visite al centro commerciale Tabuk Park agli incontri con gli amici. Anche se alcuni account sono riemersi, l’ondata di critiche online ha messo in dubbio la validità delle loro testimonianze.
Secondo Hend Aly, ricercatrice dell’University College London, i video pubblicati dagli influencer non riescono a trasmettere l’immagine innovativa che Neom vorrebbe rappresentare; infatti, le strutture mostrate nei video online sembrano più industriali che futuristiche, suscitando critiche e dubbi sulla reale qualità della vita nella megacity.
Aly aggiunge che questo divario tra la visione proposta e la realtà è comune nei mega-progetti su larga scala, non solo in Arabia Saudita ma anche in Europa e negli Stati Uniti. “I limiti delle capacità effettive del posto spesso non coincidono con le aspettative create dai dal marketing,” ha spiegato Aly.
La risposta di Neom
Nonostante le speculazioni secondo cui i video fossero parte di una campagna pagata, un portavoce di Neom ha negato qualsiasi legame con gli influencer. Secondo il portavoce, la città non avrebbe pagato nessuno per promuovere il progetto e ha specificato che tutte le loro campagne ufficiali sono diffuse attraverso i loro canali e siti web.
Neom: la megalopoli futuristica non ha una buona reputazione
Neom, parte integrante del piano “Vision 2030” del principe Mohammed bin Salman, mira a diversificare l’economia saudita e a rappresentare un esempio di modernità e progresso. L’obiettivo primario sembra essere quello di attirare giovani professionisti e talenti internazionali, oltre ai sauditi istruiti all’estero.
Nonostante l’ambizioso piano di sviluppo da 500 miliardi di dollari, Neom è stata al centro di numerose polemiche. Dalle accuse di violazioni dei diritti umani al trattamento dei lavoratori, fino al coinvolgimento delle forze saudite nell’evacuazione forzata di villaggi indigeni per fare spazio a “The Line“.
A peggiorare la situazione, Neom ha anche dovuto affrontare accuse di corruzione e discriminazione all’interno del suo team di dirigenti, come riportato dal Wall Street Journal. Questi problemi si sono uniti alla controversia sull’assassinio del giornalista Jamal Khashoggi, che ha frenato la promozione della megacity a livello internazionale.
Un’operazione di rebranding per l’Arabia Saudita
Secondo molti esperti, Neom rappresenta non solo un progetto di sviluppo urbano, ma anche un tentativo dell’Arabia Saudita di rinnovare la propria immagine a livello globale. Il destino di Neom è strettamente legato al principe Mohammed bin Salman e alle sue dinamiche politiche sia interne che estere.
Tuttavia, mentre il Paese continua a puntare sull’innovazione tecnologica e sullo sviluppo, resta da vedere se questo ambizioso progetto riuscirà davvero a cambiare la percezione del mondo su cosa significhi vivere in Arabia Saudita.