All’inizio di maggio, un tribunale tedesco ha stabilito che il partito nazionalista di estrema destra del paese, Alternativa per la Germania (AfD), è da considerare “estremista” e per questo motivo potrebbe portare l’intelligence a sorvegliarne i membri.
Secondo un nuovo rapporto dell’organizzazione no-profit Ekō, condiviso con WIRED, gli annunci pubblicitari pubblicati da AfD possono comunque apparire su Facebook e Instagram. I ricercatori hanno trovato 23 annunci del partito che hanno registrato 472.000 visualizzazioni su Facebook e Instagram e sembrano violare le politiche di Meta sull’incitamento all’odio.
Una narrativa pericolosa difficile da bloccare
Gli annunci sostengono, in vista delle elezioni europee di giugno, la narrativa secondo cui gli immigrati sono pericolosi e un peso per lo Stato tedesco.
Un annuncio pubblicato dal politico dell’AfD Gereon Bollmann afferma che la Germania ha assistito a “un’esplosione di violenza sessuale” dal 2015, incolpando in particolare gli immigrati provenienti da Turchia, Siria, Afghanistan e Iraq. L’annuncio è stato visto da circa 15.000 persone in soli quattro giorni, tra il 16 e il 20 marzo. Un altro post, che ha avuto più di 60.000 visualizzazioni, mostra un uomo di colore sdraiato su un’amaca, il cui testo recita: “L’AfD rivela: 686.000 stranieri clandestini vivono a nostre spese!”.
Tra le politiche di Meta si legge “Proibiamo l’uso di stereotipi offensivi, definiti come confronti disumanizzanti storicamente utilizzati per attaccare, intimidire o escludere gruppi specifici e spesso legati alla violenza fisica offline. Consideriamo l’età come una caratteristica protetta quando si fa riferimento ad altre caratteristiche protette. Proteggiamo inoltre rifugiati, migranti, immigrati e richiedenti asilo dagli attacchi più gravi, pur consentendo di commentare e criticare le politiche sull’immigrazione”.
L’influenza dell’AfD
Gli esperti affermano che le piattaforme social, in particolare Facebook, sono state parte integrante della crescita dell’AfD. “Facebook è stata la loro piattaforma principale fin dall’inizio“, afferma Juan Carlos Medina Serrano, ex ricercatore presso la Scuola bavarese di politiche pubbliche, che ha studiato l’aumento della presenza dell’AfD online. “È difficile entrare nella politica tedesca. Ci sono stati altri partiti di destra prima degli anni 2010, e l’AfD è l’unico che è riuscito ad essere uno dei principali protagonisti nelle ultime elezioni”.
Poiché non erano supportati dai media tradizionali, l’AfD ha investito molto nei social media, dice Serrano. “Sono stati molto abili nel progettare contenuti polarizzanti che diventano virali”.
A febbraio Meta ha pubblicato un post sul blog in cui delineava i suoi piani per le elezioni europee. Ma nel mese di aprile, l’UE ha annunciato che stava indagando su Meta per potenziale violazione del Digital Services Act e per non aver fatto abbastanza per combattere la disinformazione legata alle elezioni.
Consentire a entità come l’AfD di pubblicare annunci controversi e contenuti organici sui social media sta contribuendo ad accelerare l’ascesa dell’estrema destra antidemocratica in tutta l’UE.
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