Alexa, dimmi le ultime notizie

Di il 04 Dicembre, 2024
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Amazon sta valutando nuovi accordi con i giornali per rendere il suo assistente virtuale capace di dare informazioni in tempo reale

Amazon vorrebbe usare Alexa per fornire aggiornamenti in diretta. L’azienda di Jeff Bezos starebbe valutando nuove collaborazioni con alcune grandi testate giornalistiche per rendere capace la nuova versione dell’assistente virtuale – in uscita l’anno prossimo – di informare in tempo reale sulle ultime notizie.

Accordi di questo tipo con i siti di informazione, dice Axios, servirebbero per consentire ad Alexa di rispondere in modo efficace su eventi in corso. Come, ad esempio, l’aggiornamento sui risultati di un’elezione.

In questo momento, l’assistente di Amazon è comunque in grado di rispondere riguardo alle notizie, seppure non sugli sviluppi dell’ultimo minuto, grazie agli accordi stretti con diversi giornali e agenzia. Fra questi, Reuters, Associated Press, Wall Street Journal e Usa Today.

Il servizio presente ora permette ad Alexa di distribuire brevi aggiornamenti presentati da conduttori e giornalisti. Alcune testate, come Npr, garantiscono commenti audio. Altri, fra cui Bloomberg, anche video visibili sui dispositivi che hanno sia assistente vocale sia lo schermo.

L’industria dei media è pronta all’intelligenza artificiale generativa?

Le notizie si pagano

Dato il calo di ricavi pubblicitari e la fatica ad avere nuovi abbonati, le collaborazioni con le società che si occupano di intelligenza artificiale sono una risorsa alternativa preziosa per i giornali.

OpenAI, ad esempio, ha firmato un contratto da 250 milioni di dollari con News Corp, il gruppo che controlla, fra gli altri, il WSJ e The Times. L’azienda guidata da Sam Altman – che ha già stretto collaborazioni simili con Politico, Axel Springer, AP, Le Monde, il Financial Times e Dotdash Meredith – potrà usare i contenuti dei giornali di News Corp, inclusi gli archivi delle sue testate, per rispondere alle domande dei suoi clienti e addestrare i suoi algoritmi.

Si tratta di un passo avanti nel rapporto fra società di intelligenza artificiale e le redazioni. Finora, dice Axios, i giornali hanno fornito dati per l’addestramento dei large language models – Llm, i sistemi dell’IA per la comprensione e l’analisi del testo. Questa tecnologia è allenata attraverso enormi quantità di contenuti e non è specifica per le notizie.

Per consentire all’intelligenza artificiale di processare e rispondere in modo efficace sulle news è necessario che gli Llm abbiano accesso a una serie più piccola di informazioni, specifiche e verificate. Il processo attraverso cui i modelli di IA elaborano e comunicano risposte su dati precisi è chiamato retrieval augmented generation – Rag – e permette di limitare gli errori.

Ci sono due principali tipologie di accordi che le aziende di IA possono firmare con i giornali per addestrare l’intelligenza artificiale al modello Rag.

Il primo, quello che Amazon è intenzionata a siglare con le testate per il nuovo servizio di Alexa, è un contratto di licenza, che prevede di citare la fonte di provenienza ogni volta che l’assistente virtuale dà una notizia.

La seconda modalità è di condivisione dei ricavi fra giornali e aziende di IA, come stanno provando a fare startup come Tollbit. Un modello che fino a questo momento non sembra essere popolare fra i grandi nomi del settore.

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