Le prossime elezioni nel Regno Unito sono state ribattezzate da molti osservatori come “le prime elezioni di TikTok”. A pochi giorni dall’annuncio della data delle elezioni, i due principali partiti politici, Labour e Tories, hanno inaugurato i loro account ufficiali sulla popolare piattaforma, attirando l’attenzione di milioni di utenti.
Il tutto mentre il Regno Unito ha espresso in passato preoccupazioni per la sicurezza di TikTok, vietando ai funzionari governativi l’utilizzo dell’app sui dispositivi delle istituzioni.
Due diverse strategie di comunicazione
Il Labour Party, guidato da Sir Keir Starmer, si è distinto per la sua abilità nell’attirare visualizzazioni, totalizzando più del doppio delle riproduzioni rispetto ai conservatori. Con contenuti che spaziano tra meme irriverenti e critiche all’avversario, nove dei suoi video hanno già superato il milione di visualizzazioni. I video più popolari hanno preso di mira la proposta di Sunak di introdurre il servizio militare obbligatorio.
Dall’altra parte, i Tories, nonostante un approccio più tradizionale con il primo ministro Sunak che discute politiche di fronte alla telecamera, hanno visto cinque dei loro 18 video superare il milione di visualizzazioni. Una differenza di approccio che riflette una variazione nella percezione e nell’efficacia comunicativa tra i due partiti.
Mentre Boris Johnson aveva lanciato un account ufficiale su TikTok del numero 10 di Downing Street due anni fa, Sunak ha deciso di non utilizzarlo, né ha aperto un account personale sull’app. Ciò lo pone in contrasto con altri leader europei, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, che ha 4,4 milioni di follower e trasmette in diretta i suoi discorsi, così come i primi ministri di Italia, Polonia, Grecia e Ungheria.
Nonostante le restrizioni di TikTok sulla pubblicità politica, alcuni annunci sono riusciti a eludere i filtri, affidandosi ora alla sezione “For You” per raggiungere un pubblico più vasto.
La campagna su Google e Meta
Parallelamente, i partiti politici non hanno trascurato altre piattaforme come Facebook, YouTube e Instagram, oltre a inviare email, tenere aggiornati i propri siti web e a organizzare i loro sostenitori in gruppi WhatsApp. Dal report di Who Targets Me emerge che, nell’ultima settimana, il partito laburista ha investito oltre 1,2 milioni di sterline in pubblicità digitale: circa 605.000 sterline sono state destinate a Google, prevalentemente per video su YouTube, e circa 685.000 sterline sono state spese su Facebook e Instagram di Meta. Investimento che supera di quattro volte quello dei conservatori, i quali hanno allocato circa 70.000 sterline in pubblicità su Google e circa 281.000 sulle piattaforme di Meta, mentre i partiti minori hanno effettuato investimenti minimi o nulli.
Se “il partito che vince sui social media, vince le elezioni”, come suggerito da esperti del settore, allora i Labour (in netto vantaggio nei sondaggi) sembrano meglio posizionati, soprattutto tra gli elettori più giovani. Tuttavia, il panorama dei social media è in continua evoluzione, rendendo il risultato finale tutt’altro che scontato.
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