Nei corridoi di TikTok, la maggior parte dei dipendenti sembra poco interessata alle implicazioni delle politiche americane, nonostante TikTok sia tra le media company che potrebbero risentire maggiormente dell’esito delle elezioni.
Un product manager di TikTok che lavora a San Jose, in California, ha rivelato a Wired che prima di entrare in azienda era molto preoccupato per il possibile divieto, ma ora, lavorando all’interno, ha capito che questo non è più un argomento di discussione: “Sono indifferente”, ha detto. “Non c’è molto che si possa fare come dipendente, e tutti la pensano allo stesso modo. Il risultato è che il lavoro procede come al solito”.
Il “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act” (PAFACA), firmato da Biden ad aprile, impone a TikTok la vendita delle sue attività negli Stati Uniti a un acquirente nazionale, altrimenti dovrà affrontare il divieto a partire da gennaio, con una possibile proroga di 90 giorni. Tuttavia, TikTok ha fatto causa al governo federale per contestare il divieto e il caso è ora nelle mani della Corte d’Appello di Washington. Se la decisione sarà sfavorevole a TikTok, l’azienda potrà appellarsi alla Corte Suprema, il che potrebbe rimandare la sentenza finale all’estate prossima.
La posizione del nuovo presidente
Mentre Harris sembrava favorevole al divieto, Trump ha cambiato la sua posizione rispetto al 2020, affermando di voler «salvare TikTok». Ma il salvataggio dell’app non è mai stato un punto centrale della sua campagna, lasciando dubbi sulla possibilità che mantenga questa linea ora che è in carica. Inoltre, alcuni esperti sottolineano che, anche volendo, le opzioni del presidente per intervenire a favore di TikTok sono limitate.
L’app di ByteDance, dal canto suo, non ha espresso una posizione su chi dei due candidati sarebbe meglio per il futuro dell’azienda. La vera questione, infatti, è legata alla sua proprietà cinese, un aspetto che resta problematico indipendentemente da chi occupa la Casa Bianca.
Il futuro di TikTok
Nonostante i timori iniziali riguardo al posto di lavoro, molti dipendenti di TikTok non vedono il divieto come una minaccia concreta, poiché credono che la battaglia legale potrebbe richiedere mesi o addirittura anni. Inoltre, molti pensano che TikTok potrebbe sopravvivere al divieto o trovare soluzioni alternative per il futuro, come il trasferimento a team non legati a TikTok o a uffici fuori dagli Stati Uniti. Molti dipendenti di ByteDance credono che, anche nel caso in cui TikTok venisse vietato negli Stati Uniti, l’azienda continuerà a mantenere gli uffici in Nord America per attrarre talenti e mostrare i suoi sforzi di globalizzazione.
Almeno per adesso, nonostante la crescente retorica politica sull’influenza della Cina, il dibattito sul divieto di TikTok è passato in secondo piano.