Il mondo delle pubbliche relazioni sta affrontando una trasformazione epocale. Dopo le elezioni americane, i top manager e i leader politici stanno cercando nuove strategie per esplorare il mondo dei podcast e degli influencer. Infatti, la frammentazione del panorama mediatico richiede una presenza più ampia per raggiungere il nuovo pubblico, mentre l’era della “sovraesposizione” si trasforma in una corsa verso l’ubiquità. Esperti di PR come Brunswick ed Edelman stanno indirizzando le aziende verso questo nuovo approccio, dimostrando che oggi il successo nelle pubbliche relazioni non dipende più dalla rigida formalità.
Le nuove PR
“Molte aziende ci chiedono: ‘Oltre ai classici WSJ e Bloomberg, quali sono gli altri canali per raggiungere e influenzare il pubblico che vogliamo?’” ha detto Nikhil Deogun, CEO di Brunswick Group, una società di consulenza strategica. “Le elezioni hanno chiarito questo punto per molti. Le aziende si sono rese conto che le notizie su di loro vengono interpretate e diffuse da una serie di nuove voci, rivolte a pubblici che non consumano le notizie sui media tradizionali”.
Per le grandi agenzie che giocano un ruolo centrale nella comunicazione aziendale, questo cambiamento rappresenta anche un’opportunità. Brunswick, ad esempio, ha pubblicato una guida per i clienti sulla figura del “newsfluencer“. Anche Richard Edelman, fondatore dell’omonima società di comunicazione, ha scritto la scorsa settimana che i “news influencer” dovrebbero essere inclusi nei piani editoriali delle aziende.
Trump: un fenomeno mediatico
Donald Trump, secondo Ben Smith di Semafor, è un caso straordinario nel panorama mediatico. Prima ancora di diventare presidente, era già una celebrità e un ospite frequente nei talk show, noto per le sue dichiarazioni provocatorie che catturavano l’attenzione del pubblico. Questa abilità nel combinare intrattenimento e messaggio politico ha contribuito a ridefinire il modo in cui le figure pubbliche gestiscono la comunicazione, accelerando un cambiamento radicale nelle strategie mediatiche delle PR.
Ubiquità a minor rischio
Nel panorama della politica e delle pubbliche relazioni di oggi, il costo degli errori è diminuito mentre l’importanza di essere ovunque è aumentata. Intervenendo in numerose occasioni, è inevitabile fare qualche passo falso che, fino a pochi anni fa, avrebbe potuto scatenare scandali mediatici. Tuttavia, nell’attuale frammentazione dei media, è raro che uno scivolone su un podcast abbia un impatto simile. Raggiungere lo stesso pubblico che una volta seguiva un singolo programma televisivo via cavo ora richiede di apparire su dieci podcast diversi. Questa nuova realtà richiede a tutti gli attori coinvolti di adattarsi a un ambiente mediatico sempre più fluido e frammentato.