CVC, colosso del private equity che controlla il torneo Sei Nazioni e la Premiership inglese di rugby, starebbe valutando la possibilità di fare un’offerta per il quotidiano inglese Telegraph.
Il colosso degli investimenti, che gestisce asset per un valore di 186 miliardi di euro, ha già mostrato interesse per il Telegraph in passato, avendo sostenuto un’offerta nell’asta del 2004, che fu poi vinta dai fratelli Barclay. La decisione di riconsiderare l’acquisizione arriva dopo il ritiro del proprietario del Daily Mail, Lord Rothermere, che teme un processo di acquisizione complesso a causa di potenziali ostacoli dettati dalla politica e dalla concorrenza.
L’interesse di CVC è promosso principalmente dal suo team che si occupa di sport, media e intrattenimento, il quale ha recentemente acquisito una partecipazione nell’United Rugby Championship e nei diritti media della Liga spagnola. Inoltre, se l’operazione andasse in porto, per la prima volta un fondo di private equity diventerà proprietario di un quotidiano britannico.
Verso una continuità operativa
Secondo il Telegraph, che per primo ha riportato la notizia, la strategia di CVC sembra puntare al sostegno dell’attuale management, evidenziando un approccio che preferisce mantenere una certa continuità operativa. Anche se non è chiaro se l’interesse di CVC si estenda all’intero gruppo, che include anche il Sunday Telegraph e la rivista Spectator, o solo al Telegraph.
Nel frattempo, altre figure di spicco come Sir Paul Marshall, proprietario di GB News, e la media company National World di David Montgomery hanno manifestato interesse per il gruppo che controlla il Telegraph, ampliando il campo dei potenziali acquirenti. In particolare, Marshall sta valutando se unirsi a un consorzio più ampio o piuttosto concentrarsi solo sull’acquisizione della rivista Spectator.
La situazione finanziaria
La situazione finanziaria del Telegraph Media Group è crollata l’anno scorso dopo aver accantonato quasi 280 milioni di sterline per coprire i prestiti concessi alla famiglia Barclay che potrebbero non essere rimborsati.
Una situazione che lo scorso dicembre ha spinto RedBird IMI (un fondo supportato dallo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan, vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti, e dalla società di investimento americana RedBird Capital Partners) ad acquisire il controllo del Telegraph Media Group, dopo aver saldato i debiti della famiglia Barclay, inclusi 600 milioni di sterline di prestiti garantiti contro le testate.
Ad aprile, tuttavia, il governo britannico ha emanato una legge che vieta agli stati stranieri e ai loro affiliati di possedere asset mediatici nel Regno Unito. Di conseguenza, RedBird IMI si è visto costretto a mettere in vendita le testate del gruppo riservandosi tuttavia la possibilità, qualora non fosse possibile recuperare completamente i 600 milioni di sterline, di trasferire le proprietà ad un’altra realtà gestita solo da RedBird Capital per assicurarsi di rispettare le nuove restrizioni sulla proprietà straniera dei media. Il termine per la presentazione delle offerte iniziali scade il prossimo venerdì.
Contattato dal Guardian, CVC ha rifiutato di commentare.