I nuovi social media: un universo controllato dall’intelligenza artificiale

Di il 24 Ottobre, 2024
I nuovi social media: un universo controllato dall’intelligenza artificiale
Un tempo i bot erano la minaccia dei social media, ma ora, con all'intelligenza artificiale, sembra che il futuro delle piattaforme social sia proprio nei contenuti automatizzati

I social media stanno cambiando con l’intelligenza artificiale (AI), che introduce contenuti automatizzati e bot capaci di interagire con gli utenti. SocialAI ne è un esempio: è una piattaforma – creata da Michael Sayman – in cui gli utenti interagiscono esclusivamente con i bot. Recentemente, Sayman è entrato a far parte di Meta per sviluppare l’AI generativa: è questa, quindi, la direzione in cui stanno andando le piattaforme social?

Meta e l’era dei bot: l’introduzione dell’AI generativa

Meta ha accolto a braccia aperte il creatore di SocialAI, la piattaforma in cui l’utente è l’unico umano mentre tutte le interazioni sono di bot generati dall’intelligenza artificiale. Con l’intento di spingere i confini dell’AI generativa, Meta sta esplorando come integrare questi strumenti per rivoluzionare il modo in cui le persone si connettono e interagiscono online.

Questo potrebbe aprire la strada a una realtà in cui piattaforme come Facebook e Instagram diventano sempre più automatizzate, con meno contenuti creati dagli utenti e sempre più contenuti creati dall’AI. In questo modo, si supererebbe una delle principali debolezze del modello di business dei social media: la dipendenza dalla frequenza e dalla qualità dei post degli utenti. Se le persone non pubblicano, il social network perde la sua linfa vitale, ma con l’AI questo rischio verrebbe mitigato.

L’automazione dei contenuti nelle piattaforme social è già in atto

Anche se non sempre così evidente, una versione parzialmente automatizzata delle piattaforme social è già in atto: gli algoritmi incentivano gli utenti a pubblicare, mentre i contenuti vengono distribuiti, consigliati e pubblicizzati senza alcun intervento umano.

In questa direzione, TikTok stimola gli utenti a creare video partecipando a trend virali, rendendo più facile la produzione dei contenuti grazie all’AI. La piattaforma di video brevi ha già parzialmente trasformato il panorama dei social basati sui feed, sostituendo i tradizionali meccanismi di condivisione e follow con un sistema esclusivamente basato sull’apprendimento automatico.

Anche Meta vuole sfruttare questa tendenza, integrando chatbot su Facebook, Instagram e WhatsApp che suggeriscono nuovi contenuti e rispondono ai post degli utenti.

Facebook e il “business del caos” dell’AI

L’intelligenza artificiale su Facebook è in grado di generare riassunti dei contenuti, rispondere a domande nei gruppi e suggerire commenti. Inoltre, sono in arrivo nuovi strumenti che permetteranno agli utenti di creare immagini AI di se stessi da condividere sui propri profili.

Ma perché Meta sta spingendo così tanto verso l’automazione? La risposta potrebbe risiedere nel successo dei “contenuti spazzatura” creati dall’AI. Pagine che producono immagini surrealiste stanno ottenendo milioni di visualizzazioni e guadagnano grazie al programma di monetizzazione di Facebook, Performance Bonus, che premia i contenuti più coinvolgenti. Le immagini generate dall’AI, come poliziotti muscolosi con tengono in mano una Bibbia gigante, sono esattamente ciò che Meta desidera: contenuti che catturano l’attenzione degli utenti.

Anche se SocialAI oggi è considerato l’esempio estremo di social automatizzato, forse stiamo assistendo a una transizione epocale, dove i social media passano dall’essere una vetrina per la creatività umana a un universo controllato dall’intelligenza artificiale.

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