I conservatori hanno criticato i moderatori di ABC News, David Muir e Linsey Davis, per aver concentrato il fact-checking quasi esclusivamente sulle affermazioni dell’ex presidente Donald Trump, creando di conseguenza un vantaggio per la vicepresidente Kamala Harris.
Ari Fleischer, portavoce della Casa Bianca di George W. Bush e commentatore di Fox News, ha detto:
“ABC sta facendo un enorme errore cercando di verificare i fatti in diretta. Stanno solo dimostrando quanto siano di parte”.
La decisione di ABC di verificare la correttezza delle dichiarazioni durante il dibattito si è contrapposta a quella di CNN, che aveva scelto di non far intervenire i moderatori durante il dibattito di giugno tra Trump e Biden, giocando così a favore del tycoon ed evitando accuse di parzialità.
Il senatore Lindsey Graham ha postato su X:
“I moderatori potrebbero anche essere sulla busta paga del DNC. È ridicolo. Questo è il dibattito peggio moderato della storia”.
Trump vs. ABC News
La campagna di Trump ha subito colto l’occasione per creare una narrazione secondo cui ABC fosse colpevole delle prestazioni dell’ex presidente. Trump stesso ha pubblicato sulla sua piattaforma Truth Social:
“Penso che sia stato il mio miglior dibattito, DI SEMPRE, specialmente visto che era TRE CONTRO UNO!”
President Trump just posted this on Truth Social!
3 on 1 pic.twitter.com/8mRmSNkQBq
— Laura Loomer (@LauraLoomer) September 11, 2024
Cosa dicono i sostenitori di Harris
I commentatori liberal e i conservatori che non supportano la candidatura di Trump hanno elogiato ABC News, sostenendo che durante il dibattito l’ex presidente abbia mentito in modo esageratamente sfacciato: infatti, secondo una prima valutazione del fact-checker di CNN, Daniel Dale, Trump avrebbe fatto 33 affermazioni false, rispetto a una sola di Kamala Harris.
“Posso dire che i moderatori di ABC hanno superato le aspettative. Stanno verificando la veridicità dei fatti e affrontando le questioni. Ciò dimostra quanto fosse pessimo il dibattito su CNN”
ha scritto Jennifer Rubin, opinionista del Washington Post.
Il fact-checking in tempo reale è diventato un punto di contesa politica durante il mandato di Trump, poiché i conservatori sostenevano che le fonti di informazione e le Big Tech lo usassero come arma contro l’ex presidente.
“Piaccia o meno, David Muir che discute con Trump alimenterà la narrazione che questi moderatori sono di parte contro di lui”
ha scritto il sondaggista Frank Luntz, riferendosi a quando Muir è intervenuto riguardo a un’affermazione infondata di Trump secondo cui gli immigrati haitiani mangiano i loro stessi animali domestici a Springfield, Ohio.
Le critiche dei conservatori probabilmente non influenzeranno gli elettori indecisi
Alcuni conservatori hanno fatto notare delle imprecisioni nel fact-checking di ABC, in particolare quando Davis ha contestato le affermazioni di Trump sull’aborto, dicendo:
“Non esiste uno stato in questo paese dove sia legale uccidere un bambino dopo la nascita”.
L’ex portavoce della Casa Bianca Kayleigh McEnany, collegandosi a un articolo di The Daily Signal, una testata conservatrice, ha scritto:
“Esiste veramente il caso sui bambini lasciati morire dopo la sopravvivenza all’aborto nel Minnesota di Tim Walz”.
Le critiche dei conservatori al fact-checking di ABC probabilmente non influenzeranno gli elettori indecisi, ma stanno aiutando i democratici a far apparire Trump in posizione di difesa dopo il dibattito.
“Penso sia un buon segno che i democratici si sentano esaltati e che i conservatori urlino contro i moderatori”.
ha scritto Jon Lovett, ex membro dello staff della Casa Bianca di Obama.