I giornali italiani nella lista nera di Mosca dopo le sanzioni dell’Ue

Di il 25 Giugno, 2024
Il provvedimento è stato annunciato dal Ministero degli Esteri russo come una mossa di ritorsione contro le sanzioni imposte dall'UE ai media russi come Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta

La recente decisione della Russia di bloccare l’accesso ai siti web di vari media europei, tra cui importanti testate italiane come Rai, La7, La Repubblica e La Stampa, rappresenta un’escalation nella guerra dell’informazione tra Mosca e l’Unione Europea. Questo provvedimento è stato annunciato dal Ministero degli Esteri russo come una mossa di ritorsione contro le sanzioni imposte dall’UE ai media russi come Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.

Le dichiarazioni del Ministero della difesa russo

Diffondono sistematicamente informazioni inesatte sullo svolgimento dell’operazione militare speciale”, è l’accusa che si legge sul sito del Ministero della difesa russo, “la Federazione Russa ha ripetutamente avvertito a vari livelli che le molestie politicamente motivate nei confronti dei giornalisti nazionali e i divieti ingiustificati nei confronti dei media russi nell’Ue non rimarranno senza risposta. Nonostante ciò, Bruxelles e le capitali dei paesi del blocco hanno scelto di seguire la strada dell’escalation, costringendo Mosca ad adottare contromisure speculari e proporzionali con l’ennesimo divieto illegittimo. La responsabilità di questo sviluppo è esclusivamente della leadership dell’Unione Europea e dei paesi dell’associazione che hanno sostenuto questa decisione. Se le restrizioni sui media russi saranno revocate, anche la parte russa riconsidererà la sua decisione nei confronti degli operatori dei media in questione“.

Il blocco potrebbe rafforzare il controllo del governo russo sulla narrazione interna, consolidando il sostegno tra i cittadini attraverso il controllo delle informazioni.

La controparte europea

L’Unione europea, fa sapere nel documento ufficiale, quanto profondamente preoccupata sia per il costante deterioramento della situazione dei diritti umani in Russia, in particolare nel contesto della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.

L’Unione Europea giustifica le sanzioni contro i media russi come parte di uno sforzo per combattere la disinformazione e dichiara, inoltre che le misure sono necessarie per proteggere la libertà di stampa e l’integrità delle informazioni.

La decisione ha avuto ripercussioni immediate, impedendo ai cittadini russi di accedere ai siti web dei media europei interessati. Questo blocco limita ulteriormente le fonti di informazione disponibili per la popolazione russa, già influenzata da una forte censura statale e controllo dei media locali.

Le azioni reciproche potrebbero portare a una polarizzazione delle informazioni, con il pubblico globale esposto a narrazioni sempre più divergenti.

Oltre l’Italia anche Francia, Belgio e Germania

Spiccano poi numerose testate di fama internazionale, come le tedesche Der Spiegel  Frankfurter Allgemeine Zeitung, le spagnole El Pais e El Mundo, le francesi Le Monde, Libération e agenzia France-Presse, il belga Politico Europe. Sono elencate pubblicazioni di quasi tutti i paesi dell’Unione, mancano solo Croazia e Lussemburgo. C’è anche un sito ungherese.

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