Il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump ha portato con sé molte discussioni e curiosità riguardo alle sue prime mosse da presidente. Di conseguenza, inizia a vedersi un aumento di traffico, visualizzazioni e nuove iscrizioni in molte testate americane e piattaforme mediatiche.
Tv da una parte
Nel mondo televisivo, una delle emittenti ad aver riportato un notevole incremento di ascolti è MSNBC. Il contributo maggiore lo ha dato il Rachel Maddow Show, programma di approfondimento politico in onda in prima serata, che ha aumentato gli ascolti da quando ci sono state le elezioni.
La trasmissione, segnala Forbes, ha avuto una media di 1,6 milioni di spettatori lunedì 6 gennaio, il 20% in più di quanto fatto a novembre e dicembre dello scorso anno.
A dominare il panorama televisivo è comunque ancora Fox News, nonostante la riduzione degli abbonamenti via cavo.
Giornali dall’altra
Per quanto riguarda il settore giornalistico, sono molte le testate ad aver avuto un aumento di visibilità.
Stando alle informazioni raccolte da Semafor, la scorsa settimana il Guardian ha raccolto quattro milioni di dollari in donazioni, in crescita tendenziale del 250% rispetto a quanto accumulato nello stesso periodo dello scorso anno. r
Il picco delle offerte è stato raggiunto il 21 gennaio, giorno successivo all’insediamento di Trump, anche in seguito ai commenti e alle dichiarazioni sui suoi ordini esecutivi e i gesti di Elon Musk.
Un portavoce dell’Atlantic ha affermato che la recente “crescita significativa” in termini di abbonati della rivista è proseguita dopo le elezioni, in particolare grazie al giornalismo legato alla democrazia.
A seguito del tanto discusso mancato endorsment a Kamala Harris, il Washington Post aveva perso oltre 250mila abbonati all’edizione digitale.
Ma dalla cerimonia di insediamento di Trump alla Casa Bianca, la testata ha visto salire i propri abbonamenti settimana dopo settimana, fino a riacquisire più del 20% degli abbonati persi.
Uno sguardo a Substack
Anche Substack – nato come piattaforma di newsletter per scrittori e giornalisti, ora più attento alle esigenze dei creator che desiderano guadagnare dai propri progetti – ha dichiarato a Semafor che, negli ultimi giorni, la sua app ha stabilito record di utenti giornalieri attivi.
Inoltre, dal punto di vista di nuove sottoscrizioni a pagamento, Substack afferma che la settimana del 13 gennaio è stata in assoluto la più proficua di sempre.
L’ultima volta
La vittoria di Donald Trump alle elezioni del 2016 aveva portato a un aumento immediato e deciso degli ascolti televisivi e del pubblico dei giornali.
Oggi la situazione è diversa.
Guardando ai dati riportati da Semafor, c’è stata sì una crescita di traffico e iscritti su molte realtà mediatiche, ma non così rapida ed evidente come quella del 2016 – poi denominata “Trump bump”, cioè l’effetto dirompente e catalizzatore del presidente nei confronti del settore dell’informazione.
Come scrive Thomas Patterson, professore dell’Harvard Kennedy School, in una sua ricerca del 2017, Trump non era soltanto criticato, ma era anche onnipresente su tutti i media tradizionali durante il suo primo mandato.
Di solito, scrive Patterson, le notizie inerenti al presidente rappresentano circa il 12,5% del palinsesto televisivo nazionale. Trump nel 2017 ne occupava il 41%.
Il presidente si era trovato a ricevere una quantità di attenzione e critiche mai vista prima.
Quest’anno, l’effetto catalizzatore sembra essersi affievolito. Ma, almeno per ora, è sufficiente per risollevare l’animo – e gli abbonamenti – dei giornali.