Un mese dopo l’attentato di Hamas del 7 ottobre, il duo rap ebraico Ness & Stilla ha pubblicato una canzone, “HarbuDarbu”, su YouTube. La canzone, che celebra le forze israeliane che combattono a Gaza, ha ottenuto oltre 25 milioni di visualizzazioni, attirando l’attenzione dei critici che la definiscono un inno antipalestinese violento e pieno di odio.
YouTube non ha censurato il testo, dichiarando che la canzone riguardasse solo Hamas, e non l’intera Palestina. Un’interpretazione dedotta dalle prime righe del testo in cui si fa riferimento ai nemici come “ratti che escono dai tunnel”.
Tensioni interne per la gestione di “HarbuDarbu”
Alcuni dipendenti di YouTube non sono d’accordo con la decisione della piattaforma di mantenere online la canzone “HarbuDarbu”. Il brano è accusato di incitamento all’odio contro tutti i palestinesi, poiché menziona “Amalek”, un termine biblico storicamente usato per descrivere i nemici di Israele. Anche il primo ministro israeliano Netanyahu ha usato questo termine dopo l’attacco al festival musicale del 7 ottobre, facendo sorgere dubbi se si stesse riferendo ad Hamas o alla Palestina intera. Il suo ufficio ha poi chiarito che si riferiva ad Hamas e che non invocava un genocidio dei palestinesi.
Fonti interne di YouTube denunciano una moderazione incoerente e favoritismi nella gestione dei contenuti relativi alla guerra di Gaza. Jack Malon, portavoce di YouTube, ha respinto le accuse di parzialità, sostenendo che tensioni interne su casi simili sono comuni e che la piattaforma ha rimosso decine di migliaia di video dall’inizio del conflitto.
Le fonti interne ritengono che la trasparenza nelle decisioni sia venuta meno dopo l’attentato di Hamas. Nonostante i precedenti di YouTube, nel caso di “HarbuDarbu” la piattaforma ha optato per una interpretazione restrittiva del brano. Alcuni credono che la canzone dovrebbe essere rimossa indipendentemente dalla guerra, a causa di una frase d’odio (“every dog has its day”) che si riferisce alle celebrità Bella Hadid, Dua Lipa e Mia Khalifa, che hanno pubblicamente definito genocida la campagna di Israele.
La gestione di altri brani su YouTube
Attivisti palestinesi hanno confrontato il trattamento di YouTube riservato a “HarbuDarbu” con quello relativo a “Hind’s Hall” di Macklemore, un brano critico verso l’occupazione israeliana. YouTube ha limitato l’accesso al video di Macklemore a causa di scene di violenza, portando l’artista a ricaricare il contenuto senza video, che ha però ottenuto meno visualizzazioni.
La politica di YouTube contro le “organizzazioni estremiste violente o criminali” vieta i caricamenti da parte di gruppi che gli Stati Uniti o le Nazioni Unite etichettano come terroristi e contenuti che “raffigurano ostaggi”. Così, quando Hamas ha minacciato di trasmettere esecuzioni di prigionieri israeliani lo scorso ottobre, YouTube ha richiesto al suo intero team di sicurezza di agire rapidamente per identificare e rimuovere tali contenuti. I preparativi hanno portato a avere un personale di sorveglianza 24 ore su 24 per settimane per monitorare eventuali contenuti vietati dalla piattaforma di Google. Alla fine, non ci sono state esecuzioni trasmesse.
Le fonti non biasimano YouTube per aver preso precauzioni, ma ritengono che un monitoraggio continuo su scala ridotta adottato durante altre guerre, come in Ucraina, sarebbe stato sufficiente. Secondo gli insiders, la moderazione per i contenuti violenti provenienti dall’Ucraina è sembrata più equa, con rimozioni prioritarie su entrambi i lati del conflitto, mentre ciò non si può dire per la guerra a Gaza.