Nonostante la battaglia legale in corso, l’app di video brevi continua a mantenere la sua ampia influenza: secondo i dati raccolti da Pew Research, infatti, TikTok sta diventando sempre più popolare come app di informazione tra i giovani adulti americani nella fascia d’età 18-29 anni. Inoltre, sono sempre meno coloro che sostengono il divieto dell’app, con solo il 32% degli americani favorevole alla sua eliminazione.
Lo studio sulla disinformazione su TikTok
Nel 2022, i ricercatori di NewsGuard hanno rilevato che un video su cinque sulla piattaforma conteneva fake news. Tuttavia, secondo diversi esperti, il problema è meno grave di quanto spesso si creda: come spiega Claire Wardle, professoressa di comunicazione alla Cornell University, sebbene gli utenti di TikTok si imbattano regolarmente in contenuti falsi o distorti, molti di loro ne sono consapevoli e hanno sviluppato delle strategie per orientarsi in questo contesto.
Wardle ha supervisionato una ricerca del Weber Shandwick Collective, una società di comunicazione, su come gli utenti di TikTok elaborano le informazioni politiche. L’analisi si basa sulla raccolta di attività svolte per cinque giorni da parte di 30 utenti americani di origini diverse, oltre che su interviste a una dozzina di creator e un sondaggio con partecipazione volontaria.
Sebbene i risultati della ricerca non siano statisticamente rappresentativi, Wardle sostiene che la combinazione di metodi ha offerto una prospettiva interessante su come alcuni utenti di TikTok valutano la credibilità dell’app che ritengono essere la loro fonte primaria di notizie:
- gli utenti della piattaforma non credono a tutto ciò che vedono ed esprimono fiducia nella loro capacità di individuare le fake news sull’app.
- Per verificare i fatti, alcuni restano su TikTok e cercano altri video sull’argomento mentre altri cercano su Google.
- Molti si fidano delle esperienze personali dei creator di TikTok più che dei media tradizionali o degli esperti.
- Molti utenti sanno che TikTok fa eco a una varietà di notizie e lo trovano molto positivo, ma allo stesso tempo apprezzano la sezione “Per Te” personalizzata con solo i contenuti con cui riescono veramente a identificarsi.
“Ciò che è emerso dai nostri rispondenti è quanto apprezzano ricevere contenuti che confermano la loro visione del mondo,” ha detto Wardle. Infatti, alcuni utilizzano l’app come fonte di “spunti di discussione” per opinioni che erano già inclini ad avere.
“Questi risultati sembrano sia plausibili che, in alcuni casi, preoccupanti”, ha dichiarato Hannah Covington, direttrice senior dei contenuti educativi presso il nonprofit News Literacy Project e ha aggiunto:
“Sono felice che alcuni dei partecipanti al sondaggio abbiano indicato di aspettarsi di imbattersi in fake news su TikTok, e abbiano espresso fiducia nella loro capacità di individuarle. Spesso però le persone sono eccessivamente sicure della loro capacità di capire se un’informazione è falsa o meno.”
Il dibattito presidenziale su TikTok
In vista delle elezioni di novembre, sia l’ex inquilino alla Casa Bianca Donald Trump che la vicepresidente Kamala Harris hanno costruito un notevole seguito su TikTok. Secondo Wardle l’autenticità e l’umorismo spesso funzionano meglio sulla piattaforma rispetto ai messaggi ben curati, il che significa che i contenuti creati dai sostenitori dei candidati probabilmente risulteranno più popolari rispetto a quelli pubblicati direttamente dai candidati stessi.
“Non mi sorprenderebbe se, nella preparazione al dibattito, entrambe le parti avessero pensato a delle frasi che potrebbero diventare meme.”
In risposta a una richiesta di commento, un portavoce di TikTok ha indicato l’annuncio recente dell’azienda riguardante i loro sforzi di proteggere l’integrità dei contenuti sulla piattaforma in vista delle elezioni del 2024. Tra queste iniziative, c’è una serie di video educativi destinati a migliorare l’alfabetizzazione mediatica degli utenti.