Le campagne di Kamala Harris e Donald Trump stanno facendo leva su una rete capillare di influencer per mobilitare gli elettori in vista delle elezioni. Harris si avvale di un ampio bacino di celebrità e microinfluencer, mentre Trump può contare in primis sull’influenza del profilo X di Elon Musk. Negli ultimi giorni, entrambi i candidati hanno radunato i creator per definire strategie e contenuti per sfruttare al massimo gli ultimi giorni di campagna elettorale.
L’elezione degli influencer
Questa è stata l’elezione degli influencer: dalla loro partecipazione alla Convention Democratica a Chicago, ai video di intrattenimento di Trump ospite di programmi famosi sulle piattaforme social. E ora, il loro coinvolgimento per mobilitare gli elettori. Ma chi, tra Harris e Trump, ha saputo sfruttare meglio questo approccio?
La campagna di Harris
In una call su Zoom, la campagna di Harris ha fornito le linee guida e i messaggi da diffondere, incoraggiando circa 270 creator a condividere il link “iwillvote.com” e specifici contenuti su TikTok.
Inoltre, lo staff di Harris ha chiesto agli influencer di compilare un form per indicare se sarebbero disposti a recarsi in stati cruciali come Michigan, Pennsylvania e Wisconsin – anche con un breve preavviso – per parlare con gli elettori o fare porta a porta.
I democratici hanno anche allestito degli spazi a New York e a Los Angeles, in cui gli influencer possono creare contenuti e telefonare gli elettori, supportati dal team di produzione.
La campagna di Trump
Dall’altra parte, la Heritage Foundation ha riunito influencer conservatori all’evento “Influence America”, tra cui John McEntee, fondatore dell’app di incontri “The Right Stuff” finanziata da Peter Thiel. Durante l’evento si è discusso con speaker esperti su come coordinare i contenuti in vista delle elezioni, concentrandosi sui temi preferiti dai repubblicani, come immigrazione ed economia.
Dalle storie di Instagram degli influencer di Influence America, è emerso che hanno visitato gli studi di Fox News e partecipato a panel condotti dai creator conservatori più celebri.
Mentre la campagna di Harris intende inviare alcuni influencer negli stati chiave, quella di Trump punta maggiormente a far partecipare i candidati conservatori alle interviste organizzate dagli influencer stessi. Resta da vedere quale approccio risulterà vincente.