Gli editori potrebbero essere felici del ritorno di Trump alla Casa Bianca

Di il 07 Novembre, 2024
La nuova retorica di Trump è da manuale degli autocrati
Nel periodo elettorale si è registrato un picco di attenzione per le notizie, ma potrebbe essere un trend di passaggio

La vittoria di Donald Trump potrebbe generare un nuovo “Trump Bump“, ossia un aumento dell’interesse del pubblico verso i media, simile a quello a cui si è assistito nel 2016. Se da un lato gli esperti prevedono un incremento di ascolti nei canali d’informazione, dall’altro questo entusiasmo potrebbe essere di breve durata, con il rischio di un nuovo calo una volta terminata l’euforia post-elettorale. 

“Trump Bump”

Quando Donald Trump ha vinto contro Hillary Clinton nel 2016, i media hanno registrato un vero boom: spettatori incollati ai notiziari e abbonamenti ai giornali in forte crescita. Giornali come il New York Times e il Washington Post hanno assistito a un improvviso aumento di abbonamenti, con lettori desiderosi di comprendere le conseguenze della prima vittoria del tycoon. Alcune testate capitalizzarono su questa ondata di nuovi lettori con campagne promozionali e adottando slogan forti, come il Washington Post con “Democracy Dies in Darkness”.

A otto anni di distanza, la seconda vittoria di Trump alla Casa Bianca potrebbe generare un altro picco di interesse per le notizie, almeno nel breve termine, stando a quanto dicono gli esperti. Gli ascolti dei notiziari, gli abbonamenti ai giornali digitali e le donazioni filantropiche potrebbero aumentare, con un pubblico intenzionato a seguire un periodo post-elettorale denso di eventi. Tuttavia, è probabile che questo entusiasmo svanisca gradualmente, man mano che il pubblico si sentirà sopraffatto dal flusso incessante di notizie.

“Trump 2.0 sarà probabilmente un’amministrazione molto diversa da quella passata” ha detto Frank Sesno, professore alla George Washington University ed ex responsabile di CNN a Washington. “Questo avrà conseguenze enormi e un valore giornalistico significativo, capace di energizzare i media di destra e di allarmare quelli di sinistra.”

Nuove donazioni per la stampa indipendente?

La vittoria di Trump potrebbe anche portare a un incremento delle donazioni verso testate indipendenti, specialmente quelle che operano come “watchdog”, secondo Richard Tofel, ex presidente di ProPublica. In particolare, le piccole donazioni potrebbero aumentare subito, mentre i grandi donatori potrebbero voler prima valutare con più attenzione l’impatto dell’amministrazione Trump sulla libertà di stampa.

Media: tra innovazione e tradizione

Secondo Chris Balfe, amministratore delegato di Red Seat Ventures, le elezioni potrebbero aver favorito anche i podcaster e i content creator, poiché durante la campagna entrambi i candidati hanno sfruttato i nuovi media (sebbene a ritmi diversi) per promuovere i propri programmi. Al contrario, nonostante l’euforia post-elettorale, gli ascolti delle televisioni tradizionali continuano a registrare un calo in confronto ai precedenti periodi elettorali.

Sesno è convinto che, sebbene si sia registrato un aumento dell’audience, i media devono fare attenzione a non concentrarsi solo sul breve termine. Il loro obiettivo, infatti, deve essere quello di evitare di alienare il pubblico con un’ondata incessante di news.

Infine, se da un lato è vero che Trump potrebbe essere per loro una minaccia, dall’altro gli editori, anche quelli più vicini alla sinistra, potrebbero dover essere felici del suo ritorno alla Casa Bianca.

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