FIEG affida a SIAE la negoziazione dell’equo compenso dovuto dalle Big Tech

Di il 31 Luglio, 2024
Fieg e SIAE hanno siglato un accordo che conferisce alla SIAE il mandato ufficiale per negoziare l'equo compenso con le piattaforme digitali

Gli editori della Federazione Italiana Editori di Giornali (Fieg) hanno deciso di fare fronte comune per ottenere l’equo compenso dovuto dalle piattaforme digitali per l’utilizzo online degli articoli. Per condurre le trattative con i colossi del web, Fieg si è affidata alla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), che vanta un’importante esperienza nelle azioni legali contro le Big Tech.

Si tratta una diretta conseguenza della recente delibera di AGCOM relativa all’importo che dovrà essere corrisposto da Microsoft al gruppo GEDI per la diffusione degli articoli sul suo motore di ricerca Bing.

Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg sottolinea:

Dopo essere stati promotori nell’adozione della Direttiva Copyright e del suo recepimento in ambito nazionale, gli Editori della Fieg sono convinti che la collaborazione con Siae garantirà un’equa remunerazione alle centinaia di testate e agenzie di stampa i cui contenuti sono ancora utilizzati, senza compenso, dalle piattaforme online. L’avvio di questo percorso è un passo decisivo verso l’effettivo riconoscimento di un’equa condivisione del valore generato dagli over the top, invitati dallo stesso Presidente Mattarella a non sottrarsi alle responsabilità e agli obblighi che derivano loro dall’essere parte di una comunità da cui pure traggono benefici e opportunità economiche”.

La recente decisione dell’Autorità Garante per le Comunicazioni, che per la prima volta ha quantificato l’equo compenso dovuto da un motore di ricerca nei confronti di un’azienda editrice associata, conferma la correttezza del percorso avviato dai Legislatori, comunitario e italiano – conclude Riffeser Monti – e definito dal Regolamento Agcom”.

Afferma Salvatore Nastasi, presidente della Siae:

Siamo fieri che la Fieg abbia scelto di dare a noi mandato per riconoscere il giusto valore del lavoro delle imprese editrici che rappresenta e per tutelarlo. Siae è nata 142 anni fa esattamente con questa vocazione, che si ravviva in sempre nuovi percorsi, nel dialogo con sempre nuove realtà, in accordi per la valorizzazione della proprietà intellettuale. Siamo stati in prima linea sin dall’inizio per il recepimento della Direttiva Copyright, impegnandoci in difesa della cultura e della creatività, e l’accordo di oggi conferma che siamo, insieme, sulla strada giusta”.

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