Un’inchiesta di CBS News ha rivelato che Elon Musk è diventato una delle voci più virali della campagna elettorale americana raggiungendo quasi 3,3 miliardi di visualizzazioni con i suoi post sulla sua piattaforma social, X. I suoi post, spesso privi di fondamento, allarmano gli esperti poiché alimentano la sfiducia nelle istituzioni e aumentano il rischio di disordine post-elettorale, specialmente nel caso in cui Trump dovesse perdere.
Le teorie del complotto di Elon Musk
“Non sono mai stato attivamente coinvolto nella politica prima d’ora, ma questa volta penso che la civiltà così come la conosciamo sia in gioco,” ha postato Musk il mese scorso. “Se vogliamo preservare la libertà e la meritocrazia in America, allora Trump deve vincere.”
Recentemente, durante un comizio di Trump a Philadelphia, Musk ribadito la fake news riguardo all’invalidità del conteggi dei voti durante le elezioni del 2020.
Un’altra delle tante teorie infondate che promuove è l’idea – ampiamente denunciata come razzista – che i democratici stiano deliberatamente permettendo l’ingresso illegale di immigrati nel Paese per farli votare nelle prossime elezioni presidenziali.
Secondo Musk, inoltre, dovremmo tornare a votare su carta, a causa del rischio di brogli elettorali, nonostante le indagini abbiano scoperto che non ci sono prove di frodi collegate alle apparecchiature per il voto.
Nel 2020 Musk ha messo in dubbio anche la validità dei voti per corrispondenza: “Ho sempre votato per corrispondenza, ma quest’anno ho visto un aumento dei voti inviati per posta, e nessuno sembra sapere come possano avere la garanzia di essere legittimi”.
Dopo il suo endorsement a Trump a seguito dell’attentato in Pennsylvania, Elon Musk ha donato circa 75 milioni di dollari ad un super PAC che sostiene la rielezione dell’ex presidente.
Come se non bastasse, ha utilizzato la sua piattaforma social per rispondere ai politici che tentano di confutare le sue teorie. Questo fine settimana, ha sostenuto che in Michigan ci siano più elettori registrati che cittadini idonei a votare, insinuando che il surplus di elettori possa includere immigrati privi di diritto di voto. In risposta, la Segretaria di Stato del Michigan, Jocelyn Benson, ha corretto questa affermazione: “Ci sono 7,2 milioni di elettori registrati attivi e 7,9 milioni di cittadini di età votabile nel nostro stato. @elonmusk sta diffondendo pericolosa disinformazione”.
La risposta di Musk non si è fatta attendere: “Jocelyn Michelle Benson, vergognati per aver mentito spudoratamente al pubblico!”. Il post ha ottenuto 24,2 milioni di visualizzazioni e 39.000 retweet in meno di tre giorni.
Dopo questo episodio, Benson e il suo team hanno ricevuto minacce, costringendo la Segretaria a richiedere protezione speciale per i suoi figli e il suo assistente.
L’inchiesta di CBS News
CBS News ha analizzato oltre 48.000 post di Musk negli ultimi quattro anni, con il supporto dell’International Center for Journalists Disarming Disinformation e del gruppo di ricerca Convocation Research+Design. L’analisi si è concentrata sui post pubblicati su X riguardanti le elezioni.
Dallo studio dei post emerge che il 55% contiene informazioni fuorvianti o false. Ulteriori analisi hanno dimostrato che 40 degli account con cui Musk ha interagito diffondono disinformazione riguardo alla presunta frode elettorale.
In totale, Musk ha pubblicato solo 361 post riguardanti presunti casi di frode elettorale. Anche se questo numero è contenuto, bisogna considerare che ogni post ha raggiunto una media di 9,3 milioni di visualizzazioni.
Le preoccupazioni degli esperti
Gli esperti sono preoccupati che un coinvolgimento così elevato del pubblico sui post che amplificano le teorie del complotto possa preparare il terreno per possibili disordini post-elettorali.
“Durante la notte elettorale, se Trump pensa di perdere, è probabile che diffonda enormi quantità di disinformazione sull’esistenza di frodi” ha detto David Becker, direttore del Center of Election Innovation and Research. “Musk ha raggiunto un numero enorme di persone, e quel numero sta crescendo a ogni ora”, continua Becker. “Sembra che molti dei suoi post stiano incutendo timore e creando confusione riguardo al processo elettorale“.