Le campagne presidenziali e i sostenitori dei due candidati pianificano di spendere oltre 500 milioni di dollari in spot televisivi e radiofonici nelle ultime sette settimane della campagna elettorale. Le guerre pubblicitarie sono la conseguenza della corsa allaraccolta fondi: i Democratici hanno raccolto più fondi rispetto ai Repubblicani nei mesi successivi al passaggio da Biden a Harris, e ora la campagna democratica ha più denaro da spendere per la pubblicità sui media.
Le cifre totali non includono la spesa per la pubblicità su Meta o Google, casa madre di YouTube. Queste piattaforme digitali non condividono pubblicamente i dati sulle prossime inserzioni, ma in passato i Democratici hanno speso molto di più rispetto ai Repubblicani su queste piattaforme.
La campagna di Harris
I gruppi che sostengono l’attuale vicepresidente Kamala Harris hanno riservato spazi pubblicitari per un valore di 332 milioni di dollari per gli spot televisivi e radiofonici, pari al 63% del totale. Da sottolineare che la campagna di Harris era partita come sfavorita, ma i diversi gruppi repubblicani finanziatori della campagna di Trump hanno spinto i donatori democratici a partecipare più attivamente.
Il maggior contributore alla campagna democratica è senza dubbio Future Forward, il principale Super PAC che prevede di spendere 186 milioni di dollari in spot televisivi e radiofonici negli ultimi 49 giorni di campagna. I PAC (Political Action Committee) sono delle organizzazioni che raccolgono e spendono denaro per sostenere i candidati politici e le loro campagne elettorali. I Super PAC, introdotti nel 2010, possono gestire quantità illimitate di denaro, ma non possono donare direttamente ai candidati o coordinare le loro attività ufficiali della campagna.
La campagna democratica sta spendendo più di quella repubblicana nelle settimane rimanenti prima delle elezioni: Harris trasmetterà pubblicità per un valore di circa 109 milioni di dollari, mentre Trump spenderà circa 98 milioni di dollari.
La campagna di Trump
Circa 194 milioni di dollari in spot pubblicitari arriveranno da gruppi che sostengono l’ex presidente Donald Trump, secondo i dati forniti da AdImpact, una società che traccia la pubblicità nei media tradizionali.
I gruppi esterni a sostegno di Trump sono stati più lenti nel prenotare gli spazi pubblicitari, con alcuni che acquistano degli spot all’ultimo minuto, il che può essere molto più costoso rispetto alle inserzioni programmate. I tre principali gruppi pro-Trump — MAGA Inc., Preserve America PAC e Right for America PAC — spenderanno complessivamente 95 milioni di dollari, meno della metà rispetto ai gruppi democratici.
Tuttavia, l’importo riservato ai Repubblicani potrebbe cambiare rapidamente, dato che diversi PAC sono finanziati da alcuni miliardari, come Miriam Adelson e Timothy Mellon, il che significa che un Super PAC potrebbe spendere rapidamente ingenti somme di denaro se un donatore decidesse di firmare un assegno.
Come i fondi Democratici e Repubblicani si scontrano nei seggi chiave
Lo Stato in cui i candidati e i loro alleati intendono spendere di più in pubblicità è la Pennsylvania, con una cifra complessiva di 133 milioni di dollari, dove i Democratici hanno un vantaggio di circa 21 milioni di dollari nello stato. Mentre il secondo Stato sarà il Michigan, dove verranno spesi circa 95 milioni di dollari in pubblicità televisiva, e i Democratici avranno un vantaggio di 23 milioni.
Inoltre, i Democratici hanno vantaggi che variano tra 6 e 15 milioni di dollari anche nei grandi stati chiave: Arizona, Nevada, Carolina del Nord, Wisconsin e Nebraska, Stato in cui i Repubblicani non hanno prenotato spazi pubblicitari, mentre i Democratici hanno già riservato quasi 6 milioni di dollari fino al giorno delle elezioni.
Infine, i Democratici trasmetteranno anche piccole quantità di spot nel New Hampshire, Minnesota e Maine, che i Repubblicani stanno quasi completamente ignorando.
Dai dati sugli investimenti pubblicitari emerge che le due fazioni politiche sembrino concordare su quali stati siano più importanti rispetto agli altri: circa il 29% delle spot pubblicitari dei Repubblicani è destinato alla Pennsylvania, mentre il 23% dei fondi democratici sarà diretto lì. Negli altri stati chiave, la percentuale di denaro spesa da ciascun partito è simile.
I Super PAC Democratici pagano di più, ma con un impatto minore
I gruppi esterni pagano tariffe più alte per la pubblicità rispetto alle campagne ufficiali, riducendo così l’efficacia del vantaggio dei Democratici con i loro Super PAC. Per esempio, i Democratici stanno spendendo quasi il doppio rispetto ai Repubblicani per la pubblicità televisiva nel mercato di Raleigh-Durham; nonostante ciò, i Repubblicani otterranno un numero maggiore di “Gross Rating Points“, una misura della forza pubblicitaria, in quel mercato. Questo accade perché la maggior parte della spesa democratica proviene dai Super PAC, mentre tutta la spesa repubblicana è gestita direttamente dalla campagna di Trump. La stessa situazione si verifica anche in altri mercati della Carolina del Nord, come Charlotte e Wilmington.