Edison Next e Iris Ceramica Group realizzano la prima lastra ceramica al mondo con idrogeno verde

Di il 11 Luglio, 2024
Edison Next Iris Ceramica Group lastra ceramica
Al via la fase di test per l’utilizzo del blend di idrogeno verde e gas naturale presso H2 Factory per verificare che le caratteristiche tecniche e la qualità delle lastre prodotte rimangano invariate

Iris Ceramica Group, leader mondiale nella produzione di soluzioni innovative e grandi lastre in ceramica tecnica di alta gamma per il design, l’arredo e l’architettura, insieme a Edison Next, società del Gruppo Edison specializzata nella decarbonizzazione e transizione ecologica, annunciano la creazione della prima lastra in ceramica tecnica 4D al mondo. Questa innovativa lastra è realizzata utilizzando una miscela di idrogeno verde, ottenuto da energia rinnovabile, e gas naturale.

Caratteristiche della Lastra 4D

La lastra, con dimensioni di 3,2 metri di lunghezza, 1,6 metri di larghezza e uno spessore di 12 mm, si distingue per le sue quattro dimensioni: la tridimensionalità della materia e delle venature attraversa tutto lo spessore della lastra, aggiungendo la quarta dimensione della sostenibilità. Questo innovativo prodotto è stato sviluppato nel nuovo stabilimento H2 Factory di Castellarano (RE), completato nel 2023, che è già equipaggiato con tecnologie avanzate per l’uso di idrogeno verde al 100%.

Il processo industriale sviluppato a Castellarano segna un importante passo avanti nel percorso di decarbonizzazione dell’industria ceramica, frutto della collaborazione tra Iris Ceramica Group e Edison Next. Dopo questa fase iniziale, l’H2 Factory sarà alimentata con percentuali sempre maggiori di idrogeno verde, grazie a un impianto avanzato e su misura progettato e realizzato da Edison Next.

Impegno concreto per la decarbonizzazione

La realizzazione della lastra in ceramica tecnica 4D rappresenta il primo risultato tangibile degli sforzi congiunti di Iris Ceramica Group e Edison Next verso una produzione più sostenibile. Questo progetto non solo dimostra l’eccellenza tecnologica delle due aziende, ma sottolinea anche il loro impegno per un futuro più verde e sostenibile.

Le dichiarazioni

L’inizio di questa fase rappresenta un passo concreto verso il net zero per un settore industriale particolarmente energivoro come quello ceramico. Si tratta della dimostrazione che mettendo in campo tecnologia e innovazione, ma anche competenze e determinazione, si possono raggiungere risultati importanti anche in ambiti in cui la sfida risulta difficile, poiché richiede un ripensamento dell’intero processo produttivo e l’utilizzo di tecnologie più prospettiche, come l’idrogeno”, dichiara Giovanni Brianza CEO di Edison Next. “Siamo orgogliosi di essere al fianco di una delle eccellenze del Made in Italy in un’iniziativa pionieristica per l’intero settore, ma anche per il Paese, sostenendo così la diffusione di una nuova cultura industriale in cui la sostenibilità è al centro e diventa non solo un’occasione di cambiamento positivo, ma anche uno strumento per aumentare la propria competitività sui mercati di riferimento”.

Oggi segniamo un traguardo importante, un altro fatto concreto che testimonia il nostro impegno verso la decarbonizzazione del settore ceramico. Un progetto unico e all’avanguardia di valenza mondiale, che apre nuove prospettive alla manifattura hard-to-abate, dimostrando che si può fare”, dichiara Federica Minozzi CEO di Iris Ceramica Group.

“La fase di test ci servirà per mettere a punto il processo di produzione per poi passare alla fase successiva che ci permetterà di aumentare sempre più la percentuale di idrogeno verde fino al 50% con il sistema di produzione che Edison Next sta realizzando su misura per noi. Siamo di fronte ad una partnership di grande valore e siamo orgogliosi che questo traguardo sia frutto di un lavoro di squadra di tutta la filiera, un esempio virtuoso di sostenibilità integrata. Auspichiamo che altre aziende possano seguire il nostro percorso per poter veramente fare sistema e divenire un driver di cambiamento a livello nazionale, ma non solo”, conclude Federica Minozzi.

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