(Nella foto: Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis)
La bellezza è un elemento distintivo del Made in Italy, un soft power che scaturisce dall’eccellenza italiana e unisce tradizione, tecnologia, design e personalizzazione. Questa è la sintesi della nuova edizione di “Economia della Bellezza”, la piattaforma progettuale creata nel 2021 da Banca Ifis per valorizzare quel comparto trasversale del tessuto imprenditoriale nazionale che rappresenta l’eccellenza del Made in Italy grazie al bello e al saper fare artigiano.
“Il progetto Economia della Bellezza è nato quattro anni fa con un’ambizione: costruire una piattaforma per valorizzare il patrimonio italiano di Bellezza. Un patrimonio che si esprime – come in nessun altro Paese al mondo – anche nell’industria e che l’Italia ha saputo esaltare trasformando arte, cultura, paesaggio ed eticità in valore economico. Questo valore economico, nel 2023, è aumentato, sia in termini assoluti sia nel contributo al sistema Italia, arrivando a 595 miliardi di euro e sfiorando il 30% del valore complessivo del Prodotto Interno Lordo italiano. La Bellezza è una caratteristica distintiva e universalmente riconosciuta che consente ai nostri prodotti di essere più competitivi e più resilienti, come dimostra la ricerca internazionale condotta dall’Ufficio Studi della nostra Banca. Qualità, tradizione e personalizzazione sono gli elementi distintivi dei manufatti Made in Italy e la garanzia di un’esperienza di acquisto memorabile. Per questo, l’edizione 2024 di Economia della Bellezza si focalizza sul tema del “saper fare” e sulla creatività dei Maestri d’Arte, vero motore di questa ricchezza tutta italiana fatta di persone e tradizioni tramandate di generazione in generazione. Con la sua capacità di produrre occasioni di collaborazione virtuose tra soggetti pubblici e privati, come dimostra anche la nostra collaborazione con la Biennale di Venezia, Banca Ifis intensificherà nei prossimi anni il proprio impegno per sostenere le imprese della Bellezza. Perché la Bellezza è valore e valori” ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.
L’Economia italiana della Bellezza e l’impatto sul Pil Nazionale
Secondo i dati raccolti da Banca Ifis, l’economia italiana della bellezza vale 595 miliardi di euro. Si tratta di un dato in crescita del 19% rispetto ai 499 miliardi di euro di fine 2022, grazie soprattutto all’aumento dei settori moda, cosmetica, enogastronomia e turismo culturale.
Complessivamente, il comparto genera il 29,2% dell’intero Pil nazionale, in aumento di 3 punti percentuali rispetto al 26,1% del 2022 e addirittura di 5 punti percentuali rispetto al 2021.
Merito di un indotto costituito da oltre 346mila imprese che, nella sua analisi, la Banca ha suddiviso in tre ambiti: le imprese del turismo culturale e paesaggistico, imprese “design-driven” attive nei settori per esempio dell’Agricoltura, dell’Automotive, della Moda, del Sistema Casa e della Cosmetica, e imprese “purpose-driven”, che si contraddistinguono per il loro modo etico e responsabile di fare impresa.
Un ecosistema che, dunque, considera non soltanto le aziende tradizionalmente associate alla bellezza, ma anche quelle dei settori industriali e produttivi e, soprattutto, le realtà che al “fatto bene” aggiungono la capacità di generare un impatto sociale positivo su comuni, province, regioni, pmi, territori e persone.
Inoltre, da una analisi condotta sui cinque principali mercati di riferimento per l’export italiano (Cina, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Germania e Francia), è emerso che ben il 92% degli intervistati si dichiara disposto a pagare di più per acquistare prodotti che siano certificati Made in Italy. Stando alle risposte, i motivi di questa disponibilità sono sostanzialmente tre: alta qualità, attenzione ai dettagli e design ricercato.
Sempre secondo la ricerca di Banca Ifis, ben il 76% dei consumatori dei principali mercati dell’export italiano sarebbe disponibile a spendere di più per i prodotti Made in Italy per via della riconosciuta competenza e del “know-how” in ambito artigiano. Un primato che sottolinea, ancora una volta, lo straordinario appeal della nostra industria, riconosciuta globalmente per l’elevato livello di personalizzazione e qualità dei prodotti.
L’impegno di Banca Ifis
Per Banca Ifis, l’Economia della Bellezza è un tassello fondamentale nel suo impegno a tutela dell’arte e della cultura, espresso attraverso Kaleidos, il Social Impact Lab che raccoglie iniziative ad alto impatto sociale in tre aree: comunità, cultura e territorio. L’obiettivo è sostenere la crescita collettiva, valorizzare la diversità, investire nella cultura e sensibilizzare verso i temi della salute e della ricerca scientifica.
Ifis Art e il parco internazionale di scultura
L’impegno di Banca Ifis si manifesta nel brand Ifis Art, un progetto ideato dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, che trova la sua massima espressione nel Parco Internazionale di Scultura. Situato nella storica sede della Banca a Venezia, il Parco è un case history internazionale in materia di corporate collection e responsabilità culturale e sociale. Le opere di undici maestri dell’arte contemporanea, tra cui Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj e altri, dialogano con la variegata natura dei 22 ettari di giardino secolare della cinquecentesca Villa Fürstenberg. La collezione del Parco, arricchita annualmente, include una mostra permanente di Nico Vascellari intitolata “Horse Power”.
Progetti di cultura e territorio
Nell’ambito della cultura e del territorio, Banca Ifis promuove Your Future You, un progetto didattico di economia sociale di 21 Gallery. Attraverso life & executive coaching e creatività artistica, offre ai ragazzi dei licei italiani l’opportunità di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità attraverso l’arte. Inoltre, la Banca sostiene l’edizione 2023 di “Roma Arte in Nuvola”, la principale manifestazione di arte moderna e contemporanea della Capitale, tenuta negli spazi de “La Nuvola” di Massimiliano Fuksas.
Il sostegno all’arte e alla cultura di Banca Ifis si arricchisce con “Economia della Bellezza”, una piattaforma che mira a valorizzare il patrimonio di bellezza del nostro Paese. Non solo nei contesti tradizionali, come quello naturalistico-paesaggistico, ma anche in quelli industriali e imprenditoriali, attraverso il lavoro delle PMI che la Banca supporta con i suoi prodotti e servizi.
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