Dopo l’Oxford Dictionary, anche Generali ha scelto la sua parola dell’anno. È “protezione”, il titolo del nuovo numero del Bollettino, lo storico magazine aziendale del gruppo.
L’edizione 2024 del periodico, il più antico giornale aziendale d’Italia, pubblicato dal 1893, tratta del diffuso senso di insicurezza causato dalle guerre e le crisi umanitarie, insieme alle rivoluzioni tecnologiche e le sfide sanitarie.
In un momento così complesso, “c’è una grande necessità di punti fermi, un’osservazione attenta e, al tempo stesso, nuove direzioni da prendere”, dice il presidente di Generali, Andrea Sironi. “Da qui la volontà di interpretare il concetto di protezione ampliandolo verso le nuove esigenze del presente e le opportunità del futuro”.
Pro e contro
Il filo rosso che guida i commenti delle firme del Bollettino è la possibilità di trarre consigli e istruzioni per provare a districarsi nel momento storico attuale, caratterizzato in primo luogo da cambiamenti profondi nel mondo del lavoro dovuti alla crisi climatica. Cambiamenti che impattano soprattutto i più giovani.
A queste sfide si aggiunge la questione sempre aperta della sicurezza informatica. “Il comprensibile senso di insicurezza non deve impedirci di guardare avanti sapendo cogliere gli aspetti più positivi dell’innovazione tecnologica, dei progressi della ricerca scientifica e dell’intraprendenza delle nuove generazioni”, continua Sironi.
Il Ceo di Generali, Philippe Donnet, sottolinea invece l’importanza di “fornire risposte adeguate” ai cittadini, “in uno scenario geopolitico sempre più complesso”. È questa, secondo Donnet, “la sfida fondamentale dei prossimi anni”.
Le firme del Bollettino
La copertina del nuovo numero del Bollettino è firmata da Jacopo Rosati. La sua illustrazione racconta i vari significati che può assumere il termine protezione. Non solo quello di difesa, ma anche di cura nei confronti delle cose più fragili e di promozione di attività e iniziative.
Nel magazine si trovano l’editoriale di Andrea Sironi, un approfondimento di Philippe Donnet e l’analisi del Chief security officer di Generali, Remo Marini. La redazione interna, invece, firma articoli riguardo al crescente bisogno di protezione nel mondo di oggi, attraverso alcune delle iniziative della compagnia. Fra le altre, l’attività della fondazione The Human Safety Net a sostegno delle persone che vivono in contesti di vulnerabilità e la collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo.
Sono poi presenti contributi di autori esterni tra cui i giornalisti Paola Peduzzi de Il Foglio, Davide Burchiellaro de Linkiesta, Lydia Romano Dishman, giornalista e opinionista economica, Swenja Surminski, responsabile per il clima e la sostenibilità di Marsh McLennan e docente della London School of Economics, e Viana Conti, critica d’arte, saggista e giornalista.