In un momento storico molto complicato per il giornalismo, due rinomate testate internazionali, Fortune e il Los Angeles Times, hanno preso decisioni che segnano una rottura con il passato, nominando per la prima volta nella loro storia donne in posizioni di vertice. Questo segnale forte di cambiamento non solo evidenzia la crescente presenza femminile nel mondo del giornalismo, ma rappresenta una spinta verso una leadership innovativa e inclusiva.
Fortune
Fortune, la nota rivista economica con un’eredità di quasi un secolo, ha scritto una nuova pagina nella sua storia nominando Anastasia Nyrkovskaya come amministratore delegato. Nyrkovskaya, 47 anni, prende il posto di Alan Murray, che aveva precedentemente annunciato la sua intenzione di dimettersi nel 2024 dopo dieci anni alla guida. Dal 2019, Nyrkovskaya ha ricoperto ruoli cruciali all’interno dell’azienda, come direttore finanziario e direttore strategico, guidando Fortune verso un percorso di crescita ed espansione, con un aumento significativo della redazione e del team commerciale.
Sotto la sua guida, Fortune progetterà piani ambiziosi per il futuro, inclusa l’espansione globale e il lancio di nuove iniziative che puntano sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale per innovare e crescere ulteriormente.
Los Angeles Times
Contemporaneamente, il Los Angeles Times ha intrapreso una svolta simile, nominando Terry Tang come direttore esecutivo, la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia del giornale. Tang, che aveva assunto il ruolo ad interim a gennaio dopo l’improvvisa partenza del suo predecessore, è stata confermata per la sua capacità di innovare e portare avanti l’eredità del giornale, enfatizzando l’importanza della missione del Los Angeles Times come pilastro della democrazia e voce per le questioni che contano.
Questa nomina arriva in un momento critico per il giornale, che sotto la proprietà di Patrick e Michele Soon-Shiong, sta affrontando sfide finanziarie significative. Dopo aver acquistato la testata per 500 milioni di dollari nel 2018, Patrick Soon-Shiong ha dichiarato a gennaio che stava perdendo dai 30 ai 40 milioni di dollari all’anno e che avrebbe dovuto tagliare la redazione di oltre il 20%, per un totale di almeno 115 giornalisti.
Ma con Tang al timone, il giornale di Los Angeles mira a rivitalizzarsi, rafforzando il suo impegno verso un giornalismo di qualità.
OPINIONE
Le nomine di Anastasia Nyrkovskaya e Terry Tang rappresentano non solo una rottura con il passato ma anche un forte impegno verso la diversità e l’inclusione nel settore dei media. Con una visione rivolta alla crescita sostenibile e all’innovazione, entrambe le leader sono pronte a guidare le rispettive testate verso nuovi orizzonti, dimostrando che il futuro dei media può essere brillante, dinamico e, soprattutto, inclusivo.
Considerando che non si tratta dei primi casi di donne in ruoli apicali (il Financial Times e The Economist fanno scuola), il mondo editoriale sembra essere pronto ad accogliere l’era della leadership femminile.