Nel giorno dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, Le Monde ha pubblicato un editoriale del suo direttore per annunciare che il quotidiano francese stava sospendendo le sue attività su X.
Una scelta che ricalca quella presa dal Guardian all’indomani della vittoria elettorale di Trump.
Jérôme Fenoglio, direttore di Le Monde, ha spiegato che questa decisione è dovuta al cambiamento della piattaforma, che, “dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk, ha preso una direzione diversa”.
Musk, scrive Fenoglio, ha trasformato X in “un’estensione della sua agenda politica, una forma di liberalismo sempre più vicina all’estrema destra. L’ha reso uno strumento per fare pressione verso i suoi concorrenti o contro i governi socialdemocratici europei”.
Sotto la sua gestione, il proprietario di X ha limitato la visibilità dei contenuti delle testate giornalistiche come Le Monde, i cui post sono diventati progressivamente “sempre più invisibili”, nonostante gli 11 milioni di follower del quotidiano.
Musk, infatti, dopo aver finanziato la campagna elettorale di Trump e usato il suo social media per amplificare le opinioni delle personalità della destra americana e penalizzare i post dei democratici, ha iniziato a intromettersi in maniera più decisa nella politica dei Paesi europei.
L’esempio più recente da questo punto di vista è il supporto di Musk al partito di estrema destra tedesco, Alternativa per la Germania – Afd.
Su X, ha condiviso diversi contenuti a favore dell’Afd, dialogando pubblicamente con un’attivista di ultra destra tedesca e intervistando la presidente del partito, Alice Weidel, per oltre un’ora sulla sua piattaforma.
Le Monde has decided to stop posting our content on X for as long as it operates in this way.
Read our editorial here 👇https://t.co/qYJpWXGCoc
— Le Monde in English (@LeMonde_EN) January 20, 2025
Occhio a TikTok e Meta
Il direttore di Le Monde ha criticato in modo deciso l’allineamento dei giganti della tecnologia – e proprietari dei principali social media – al nuovo presidente degli Stati Uniti.
Trump, sostiene, ha fatto di “menzogne, violenza, manipolazione, estorsione, cinismo, egoismo, sessismo, razzismo e disprezzo per la legge e le istituzioni” i suoi marchi di fabbrica, sia come imprenditore, sia come politico.
Simili pericolose premesse non hanno impedito altri miliardari oltre a Musk – in particolare, Mark Zuckerberg e Jeff Bezos – di avvicinarsi al presidente.
“Questa alleanza senza precedenti non solo rappresenta una grave minaccia per la democrazia degli Stati Uniti, ma crea anche profonda confusione tra interessi pubblici e privati”, ha affermato Fenoglio.
Definita un'”oligarchia di estremi ricchezza, potere e influenza”, questo allineamento tra il potere politico e quello della comunicazione pone “una minaccia globale all’accesso libero a informazioni affidabili”.
Per difendere a difendere l’importanza del giornalismo e dell’informazione basata sui fatti, conclude il direttore del quotidiano, “abbiamo deciso di smettere di condividere i nostri contenuti sulla piattaforma finché continuerà a funzionare in questo modo e consigliamo ai giornalisti di Le Monde di fare lo stesso”.
Nella speranza che, un domani, X torni a operare in modo simile a quanto faceva in passato Twitter sotto la gestione dell’ex amministratore delegato Jack Dorsey.
Fenoglio ha poi fatto sapere che, a seguito dei cambiamenti che stanno interessando i social media di Meta – con l’eliminazione del suo programma di fact-checking – e TikTok – che Trump vuole salvare a tutti i costi -, la redazione di Le Monde aumenterà il controllo anche su queste piattaforme.
È un mondo sempre più complicato per i giornali ed è difficile credere la situazione migliorerà presto.