L’export italiano sta vivendo un periodo di grande trasformazione, affrontando sfide e opportunità emergenti legate all’intelligenza artificiale, alle nuove tecnologie, alla transizione ESG, ai rischi geopolitici e al cambiamento climatico. In questo contesto, SACE ha presentato il Doing Export Report 2024, un documento che esplora le potenzialità di crescita dell’export italiano e indica le nuove rotte su cui le imprese devono puntare
“L’era delle imprese è oggi. E SACE c’è”
“Le imprese italiane si trovano a varcare la soglia di una nuova era, dove, per essere competitive, devono ripensarsi e investire, puntando su modelli organizzativi agili e sostenibili e guardando al futuro – ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE – E per tutto questo, SACE C’È, insieme alle imprese con soluzioni, persone e sedi, in Italia e in tutto il mondo. Il Doing Export Report di SACE è la guida pratica per evolversi, presidiare e intercettare le opportunità per l’export italiano in un contesto internazionale complesso, ma ad alto potenziale per il Made in Italy”.
“Buone notizie per l’export: si torna a crescere. L’Italia si conferma tra i primi esportatori al mondo: 679 miliardi nel 2025 e 4% di crescita nei prossimi due anni. E le opportunità provengono dai mercati GATE dove SACE c’è e che oggi valgono 80 miliardi di euro e potranno valerne 95 al 2027: Messico, Brasile, Colombia, Turchia, Serbia, Egitto, Marocco, Sudafrica, India, Cina, Vietnam, Singapore – ha spiegato Alessandro Terzulli Chief Economist di SACE – Il futuro non è domani, è oggi e le imprese possono sviluppare il proprio potenziale sfruttando l’Intelligenza artificiale e le nuove tecnologie anche nei settori del futuro come la meccanica strumentale applicata all’efficienza, la circolarità applicata ai cicli produttivi e le low carbon technologies che oggi valgono 40 miliardi e potranno valerne 50 al 2025”.
Prospettive di crescita
Dopo un 2023 caratterizzato da una relativa e in parte fisiologica debolezza degli scambi di merci, il valore delle esportazioni italiane di beni registrerà un +3,7% quest’anno, +4,5% nel 2025 e +4,2% in media nel biennio successivo. Il valore in euro nel 2024 supererà i 650 miliardi mentre il prossimo anno raggiungerà i 679 miliardi.
Anche l’export di servizi crescerà, con una media del 4% annuo tra il 2024 e il 2027, grazie soprattutto allo sviluppo delle tecnologie digitali avanzate, come l’intelligenza artificiale.
Settori e tecnologie chiave
Settori come la moda e il legno-arredo stanno adottando tecnologie innovative, come la stampa 3D, per migliorare i loro prodotti e processi.
La cosmetica e la farmaceutica mostrano segnali positivi nel 2024, mentre la chimica inizierà a vedere benefici dal 2025.
Rimane un settore di punta per le esportazioni italiane, con l’adozione di tecnologie digitali e sostenibili come sensori e dispositivi di irrigazione intelligente.
Le tecnologie a basso impatto ambientale (LCT) sono fondamentali per l’evoluzione dell’export italiano. Il Made in Italy green, inclusi prodotti come pannelli solari e turbine eoliche, raggiungerà i 50 miliardi di vendite estere entro il 2025, con una crescita prevista dell’11,1% nel 2024 e del 13,7% l’anno successivo.
Impatto delle tecnologie 4.0
Le imprese che hanno investito in tecnologie digitali e 4.0, come l’intelligenza artificiale, registrano vantaggi significativi in termini di produttività (+3,1% all’anno) e qualità dei prodotti.
Le imprese che adotteranno tecnologie 4.0 nel 2025 mostreranno migliori performance sia produttive (33% vs 25%) sia di export (27% vs 24%) rispetto a quelle che non le adotteranno.
Le imprese che investono sia in tecnologie digitali sia nella formazione del personale prevedono aumenti di produzione più diffusi rispetto a quelle che non lo fanno (36% vs 29%).
Cina, India, Singapore, Vietnam in Asia; Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Turchia nel Medio e Vicino Oriente; Serbia; Egitto e Marocco nel solco del Piano Matteo insieme al Sudafrica come entry point nel Continente Subsahariano; fino a Brasile, Messico, Colombia in America Latina. Nello specifico, nel 2023 sono stati esportati circa €80 miliardi di beni italiani, che cresceranno del 5,4% quest’anno e del 7% nel 2025.
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