Le moderatrici di CBS News, Norah O’Donnell e Margaret Brennan, hanno svolto un ruolo centrale durante il dibattito tra i candidati alla vicepresidenza J.D. Vance e Tim Walz. Non solo hanno facilitato la discussione su questioni politiche cruciali, ma sono intervenute con importanti fact-checking, garantendo un confronto onesto, non distorto da informazioni errate.
Il fact-checking sotto i riflettori
Durante il dibattito, le moderatrici hanno chiaramente esposto dati e fatti concreti e reali su argomenti come il cambiamento climatico e l’immigrazione, sfidando le affermazioni errate di Vance, il candidato repubblicano. Un momento particolarmente significativo è stato quando Brennan ha corretto Vance riguardo ai migranti haitiani a Springfield, provocando una reazione immediata da parte del politico. “Le regole dicevano che non avreste fatto fact-checking”, ha protestato Vance, anche se non c’era alcun riferimento esplicito al fact-checking tra le regole stabilite per il dibattito.
In precedenza, CBS News aveva lasciato intendere che le moderatrici avrebbero evitato il fact-checking in tempo reale, lasciando ai candidati l’onere di correggersi a vicenda. Questa decisione aveva attirato numerose critiche, inclusa quella dell’ex anchorman Dan Rather. Tuttavia, durante il dibattito, O’Donnell e Brennan hanno scelto di intervenire quando necessario per stabilire un confronto onesto.
Le critiche a CBS News
Nonostante gli interventi di fact-checking siano stati efficaci, alcuni osservatori hanno criticato le moderatrici per non essere intervenute abbastanza. Susan Glasser, del New Yorker, ha sottolineato che il dibattito sembrava trattare la campagna come un semplice confronto su questioni economiche e politiche, senza dare il giusto peso alle minacce alla democrazia. Il tema cruciale dell’insurrezione del 6 gennaio, ad esempio, è stato relegato alla seconda parte del dibattito, e quando Vance si è rifiutato di dichiarare apertamente la sconfitta di Donald Trump nel 2020, le moderatrici hanno preferito non intervenire.
La reazione di Trump e dei media
Non sorprende che il dibattito abbia attirato le critiche di Donald Trump e dei media a lui vicini. L’ex inquilino della Casa Bianca, attraverso la sua piattaforma Truth Social, ha attaccato O’Donnell e Brennan, accusandole di imparzialità e aggiungendo che Brennan ha mentito sull’immigrazione e che O’Donnell è stata licenziata dalla CBS per gli scarsi ascolti, entrambe affermazioni false.
Anche i conduttori di Fox News si sono uniti alle critiche. Secondo Jesse Watters, “CBS è stata terribile“, mentre Sean Hannity ha detto che la rete dovrebbe vergognarsi del suo operato.
Le polemiche non si placheranno presto, se si considera che dopo il dibattito su ABC News, Trump e i suoi alleati hanno continuato a esercitare pressione sulla rete anche nei giorni successivi.
Inoltre, sarà interessante osservare se tenteranno di coinvolgere Shari Redstone e Paramount Global, che stanno cercando l’approvazione del governo per una fusione con Skydance di David Ellison.