Decadimento digitale, la malattia che sta facendo scomparire internet

Di il 28 Maggio, 2024
Secondo un'analisi del Pew Research Center, il 38% delle pagine web che esistevano nel 2013 non sono più accessibili, mentre l'8% delle pagine esistenti nel 2023 non sono più disponibili

Che nulla sia per sempre è una realtà che ormai abbiamo imparato ad accettare, tuttavia anche internet non sembra immune a questo decadimento. Se facciamo una ricerca a ritroso di dieci anni e controlliamo pagine web più vecchie possiamo notare come la maggior parte di queste siano state cancellate o i link all’interno rimossi. 

Secondo un’analisi del Pew Research Center, il 38% delle pagine web che esistevano nel 2013 non sono più accessibili, mentre l’8% delle pagine esistenti nel 2023 non sono più disponibili. Questo fenomeno prende il nome di “decadimento digitale”.

Cosa significa decadimento digitale

Cercando di portare avanti un’analisi più precisa del fenomeno possiamo affermare che il decadimento digitale altro non è che la perdita di notizie più o meno importanti che vengono via via resi inaccessibile dalla rete. Questo fenomeno si verifica con varie modalità, dai collegamenti sui siti governativi a quelli di notizie che non rimandano più a link esistenti, a Wikipedia e i social media.

Lo studio del Pew Research Center

Lo studio del Pew Research Center è stato condotto raccogliendo campioni casuali di quasi un milione di pagine web, prelevate da Common Crawl, un servizio che archivia parti di Internet. I ricercatori hanno poi verificato se queste pagine fossero ancora esistenti tra il 2013 e il 2023.

Questo studio americano ha notato che in dieci anni circa il 23% delle pagine di notizie contiene almeno un collegamento non funzionante; che il 21% dei siti web governativi ha link non più esistenti e che il 54% delle pagine di Wikipedia include riferimenti a collegamenti che non esistono più.

L’oblio non risparmia nemmeno X

Alla ruota dell’oblio non sono esenti nemmeno i social network. Un quinto dei post di X scompare dalla piattaforma entro pochi mesi dalla pubblicazione.

Nel 60% dei casi, l’account che ha originariamente pubblicato il post su X è stato reso privato, sospeso o completamente eliminato. Nel restante 40%, il titolare dell’account ha cancellato il post, ma l’account esiste ancora.

Certi tipi di post tendono a scomparire più frequentemente di altri. Più del 40% scritti in turco o arabo non sono più visibili sul sito entro tre mesi dalla loro pubblicazione. Mentre i tweet provenienti da account con le impostazioni del profilo predefinite hanno una probabilità particolarmente alta di sparire da internet.

Devi essere loggato per lasciare un commento.