Il Mar Tirreno è stato protagonista, con la portaerei Cavour della Marina Militare italiana, di un’esercitazione mirata a testare la cyber-resilienza delle reti del sistema di piattaforma: gli equipaggi delle marine italiana e francese hanno potuto stimare quanto un’azione cibernetica possa influire sull’operatività delle piattaforme navali, civili e militari, e sul raggiungimento della missione.
Il test, avvenuto nell’ambito dell’esercitazione Mare Aperto 24/Polaris, è il frutto di una partnership che DEAS Spa – protagonista chiave nello sviluppo delle capacità offensive delle forze armate nel cyberspazio – ha stretto con il Gruppo Fincantieri, leader nella realizzazione e trasformazione di unità da crociera militari e offshore e fornitore di tecnologie avanzate e cyber-resilienti in ambito militare e civile.
Durante l’esercitazione gli equipaggi delle marine italiana e francese si sono cimentati nell’ambito dei domini tradizionali (mare, terra e cielo) e hanno condiviso l’esperienza della gestione delle operazioni militari, tra strategie e tecnologia, nel nuovo avveniristico campo di battaglia immerso nella sfidante dimensione cibernetica.
Le simulazioni cyber hanno permesso di sviluppare “Archimede”, un prodotto in grado di generare attacchi cyber atti a massimizzare gli effetti cinetici sui parametri di navigazione e valutare la capacità di reazione degli equipaggi.
Queste esercitazioni permettono un salto qualitativo nella preparazione delle Forze Armate, rappresentando un efficace laboratorio per testare “live” alcune soluzioni tecnologiche emergenti e le conseguenti dottrine innovative nel nuovo contesto di conflitti ibridi.
Le dichiarazioni
“Nel suo nuovo piano industriale Fincantieri – ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Pierroberto Folgiero – intende allargare le proprie competenze di integratore dal dominio fisico al dominio logico della nave che ormai rappresenta sempre più un “system of systems” ed un asset digitale. La cyber security costituisce, quindi, un esempio estremamente evidente di quanto i livelli di automazione e digitalizzazione delle nuove navi richiedano una forte focalizzazione sulle minacce cyber alla sicurezza intrinseca della nave. La collaborazione con la Marina Militare, le partnership con i leader del settore ed esercitazioni come quella odierna, consentiranno di consolidare una serie di prodotti e soluzioni che, una volta implementati in ambito difesa navale, potranno essere allargati con successo al settore civile, con una ottica duale tipica del DNA di Fincantieri”.
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