“Deadpool & Wolverine”, l’ultima produzione di Disney, ha dovuto affrontare un arduo processo di adattamento per superare le stringenti normative di censura cinesi. Il film, noto per i suoi riferimenti espliciti alla cocaina, le numerose allusioni sessuali e il linguaggio volgare del protagonista, ha dovuto subire modifiche significative per ottenere l’approvazione per il mercato cinese.
Il complicato rapporto tra Hollywood e la Cina
L’arrivo di “Deadpool & Wolverine” rappresenta un passo significativo nella relazione tra l’industria cinematografica americana e il secondo mercato cinematografico più grande al mondo. La sfida era enorme: esportare uno dei film più provocatori di Hollywood in Cina. Gli addetti ai lavori, abituati a regolamenti severi, sono rimasti sorpresi nel vedere il film approvato. Per ottenere il via libera, gli autori hanno dovuto eliminare il linguaggio volgare e le battute scurrili, sostituendoli con eufemismi per le sostanze stupefacenti e riferimenti meno espliciti a contenuti sensibili.
Le modifiche necessaria per il mercato cinese
Tra le modifiche apportate, la parola “vibratore” è stata cambiata in “pistola per massaggi”. Questi interventi hanno permesso a “Deadpool & Wolverine” di incassare 24 milioni solo nel mercato cinese. Un risultato che segna la performance di apertura più alta per un film americano da “Godzilla x Kong: The New Empire” a marzo, e indica un ritorno positivo del pubblico cinese, che aveva evitato i film americani negli ultimi due anni.
Il processo di approvazione
Nel processo di approvazione, i funzionari cinesi hanno anche valutato tematiche controverse riguardanti l’autorità e lo stato. Nonostante l’incremento degli esiti positivi di questi processi, il numero di film americani in Cina è diminuito drasticamente a causa delle tensioni tra l’amministrazione Trump e il governo cinese.
Il mercato cinematografico in Cina
Nel 2024, i film americani rappresentano solo il 15% degli incassi al botteghino cinese, riflettendo una diminuzione della popolarità. Tuttavia, “Deadpool” e altri film vietati ai minori di 17 anni stanno riscontrando successo, segnalando un possibile cambiamento nelle tendenze.
Le recenti modifiche alle restrizioni sulla censura, introdotte circa 18 mesi fa, mirano a stimolare il ritorno del pubblico nei cinema e a prevenire il collasso del settore.
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