Per le testate giornalistiche e i gruppi editoriali è tempo di fare un bilancio per capire come spendere i – non tanti – soldi a disposizione per aumentare la propria visibilità online in futuro. I dati relativi a novembre 2024 offrono due verdetti principali. I social media aiutano meno a portare i lettori sui siti di informazione. Al contrario, Google Discover si rivela uno strumento prezioso per aumentare il traffico esterno.
A fare il punto della situazione ci ha pensato Digiday, confrontando le informazioni relative a novembre 2023 e allo stesso mese di quest’anno. I dati, raccolti su 3750 siti, sono stati pubblicati da Chartbeat, azienda specializzata in ricerche nel campo della tecnologia.
Meno social
Alcuni social media – in particolare, Instagram, Reddit, Pinterest, YouTube, LinkedIn, Threads – hanno un ruolo marginale nel generare traffico sui siti di informazione attraverso link esterni. Ciascuno di questi conta per circa lo 0,5% del traffico complessivo.
Altri social media contano di più, ma la loro percentuale sta comunque riducendosi. È il caso di Facebook, passato dal costituire il 6,4%% del traffico esterno complessivo a novembre del 2023 al 4% di novembre di quest’anno, e – in percentuale molto più contenuta – X, sceso dallo 0,6% allo 0,4%, complici le politiche del proprietario Elon Musk.
Per Facebook, si tratta di un esplicito cambio di strategia.
La piattaforma di Meta era in passato una delle risorse principali per i siti di informazione. Di recente, però, come sottolinea Digiday, il social media ha eliminato gli instant articles, uno strumento che velocizzava il caricamento degli articoli sull’app, e ha deciso di adottare il parametro delle visualizzazioni come metrica principale per misurare le prestazioni dei contenuti.
In altre parole, Meta ha deciso di dare la priorità al coinvolgimento degli utenti dentro la piattaforma, piuttosto che portarli fuori.
In questo panorama, Bluesky ha voluto distinguersi e adottare una politica molto favorevole verso i giornali, per attrarre più testate e giornalisti – e, di conseguenza, nuovi iscritti – sulla piattaforma.
Tuttavia, data la differenza di quantità di utenti – Bluesky ha 25 milioni di iscritti, Threads 275, X 550 – il social media guidato da Jay Graber rappresentava lo scorso novembre soltanto lo 0,017% del traffico esterno dai social media sui siti di informazione.
Più Google, soprattutto Discover
Editori e giornali hanno constatato un aumento del traffico proveniente da Google Discover, mentre l’intelligenza artificiale di Google Search non ha avuto un impatto negativo sul traffico verso i siti di informazione.
Google Discover ha rappresentato il 25,7% del traffico esterno totale, in crescita rispetto al 22,8% dello scorso anno, mentre Google Search è passato dal 14% al 14,9%. In lieve calo Google News, sceso all’1,5% dall’1,7%.
Nel caso di Bing, il traffico generato è stato lo 0,5%, stabile rispetto all’anno scorso, quando contava per lo 0,6%.
Il cambiamento portato da Google Discover è stato dirompente.
Diversi gruppi editoriali hanno notato che Discover è diventato più importante del classico strumento di ricerca – Search – e stanno ottimizzando le prestazioni dei propri siti per aumentare la visibilità proprio su Discover.
Una delle differenze, notata da Reach Plc – l’editore, fra gli altri, del Daily Mirror – sta nel fatto che Discover dà più attenzione all’originalità della storia e favorisce contenuti più morbidi rispetto alle notizie più crude. C’è, inoltre, meno attenzione alle parole chiave, elemento essenziale su Search.