Giunge al termine il programma di ricerca quadriennale SEArcularMINE, finanziato dall’Unione Europea con oltre 5,8 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020. Il progetto ha coinvolto un network di 12 partner tra università, istituti di ricerca, PMI e aziende provenienti da 9 diversi paesi europei e del bacino del Mediterraneo, tra cui il Gruppo Suez, leader nella gestione delle risorse ambientali.
Obiettivi e risultati del progetto
L’iniziativa aveva l’obiettivo di garantire un accesso sostenibile a elementi critici per l’industria europea, come Magnesio, Litio e altri oligoelementi appartenenti ai metalli alcalini e alcalino-terrosi (ad es. Rubidio, Cesio, Stronzio) e metalli di transizione e post-transizione (ad es. Cobalto, Gallio, Germanio). Questi elementi sono fondamentali per la produzione di batterie, polimeri e per applicazioni farmaceutiche e nutraceutiche.
Il progetto SEArcularMINE ha sviluppato un processo innovativo e sostenibile che utilizza la salamoia di scarto delle saline come input, senza l’aggiunta di sostanze chimiche esterne. Questo sottoprodotto, noto come bittern, contiene concentrazioni di elementi fondamentali da 20 a 40 volte superiori a quelle dell’acqua di mare.
Ruolo del Gruppo Suez
Il Gruppo Suez ha svolto un ruolo cruciale nel progetto, valutando l’integrazione tra i sistemi di dissalazione e il tradizionale processo di estrazione del sale delle saline. Suez ha fornito supporto per l’industrializzazione delle tecnologie sviluppate e ha promosso l’integrazione tra dissalazione e saline, ottenendo benefici significativi. Gli impianti di dissalazione offrono una fonte sostenibile di acqua dolce in aree colpite da crisi idriche, aumentando al contempo la produzione di sale nelle saline di oltre il 50%.
Impatti e benefici
Il progetto SEArcularMINE si inserisce pienamente nel quadro dell’economia circolare, trasformando ciò che era un tempo uno scarto in una preziosa materia prima. I benefici non sono solo ambientali ma anche economici, poiché si riducono i costi sia dell’acqua desalinizzata che della produzione di sale.
L’iniziativa ha dimostrato come l’innovazione e la sostenibilità possano andare di pari passo, offrendo soluzioni efficaci per la valorizzazione delle risorse e la promozione di un’economia più circolare e sostenibile. Il successo del progetto SEArcularMINE apre la strada a future applicazioni e collaborazioni in ambito tecnologico e ambientale, contribuendo alla resilienza e alla competitività dell’industria europea.
Le dichiarazioni
“Il progetto SEArcularMINE ha permesso lo sviluppo di nuove tecnologie per l’estrazione di materie prime critiche fondamentali per la crescita economica e industriale europea, tramite l’utilizzo di risorse già presenti all’interno del nostro territorio – ha commentato Massimiliano Bianco, CEO di Suez Italy – Questo progetto europeo è solo una delle iniziative in cui è coinvolta SUEZ che mira a sviluppare materiali circolari e sostenibili, attraverso la valorizzazione delle salamoie. Un altro importante progetto dimostrativo è attualmente in fase di sviluppo nell’isola di Lampedusa, con l’obiettivo principale di estrarre minerali e sostanze chimiche dal rigetto salato dei dissalatori per soddisfare i bisogni interni degli impianti di desalinizzazione”.
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