Lo scorso martedì Apple ha presentato al mondo l’ultima versione dell’iPad Pro, caratterizzato da un design estremamente sottile di soli 5,1 millimetri. L’innovazione, tuttavia, è stata in parte oscurata da reazioni contrastanti alla nuova campagna pubblicitaria pensata per il lancio del nuovo prodotto.
Le reazioni alla campagna Apple iPad Pro
Lo spot, accompagnato da “All I Ever Need Is You” di Sonny e Cher del 1971, ha suscitato parecchie reazioni negative sui social media per la rappresentazione grafica di strumenti musicali, barattoli di vernice, libri e altri simboli culturali all’interno di una pressa, che simboleggia la capacità dell’iPad di sostituire fisicamente questi oggetti. L’intento di dimostrare la versatilità e la compattezza del dispositivo è stato percepito da molti come una celebrazione della distruzione culturale più che dell’innovazione tecnologica.
Il famoso attore Hugh Grant ha criticato aspramente lo spot, descrivendolo come una “distruzione dell’esperienza umana”. Altri commenti sui social media riflettono una sensazione di malcontento verso una delle aziende più influenti del mondo, vista ora come simbolo di distruzione culturale.
Il parere degli esperti
Esperti del settore pubblicitario hanno espresso preoccupazioni riguardo alla direzione presa da Apple in questa campagna per iPad Pro. Christopher Slevin, direttore creativo di Inkling Culture, ha evidenziato le differenze di questo spot con la storica pubblicità “1984” di Apple, che presentava l’azienda come una forza liberatrice: “L’attuale spot dell’iPad rappresenta una trasformazione di Apple in ciò che un tempo cercava di distruggere”, ha commentato Slevin.
Dall’altro lato, Nataly Kelly, chief marketing officer di Zappi (piattaforma di consumer insight), si domanda se questa pubblicità possa essere vista come un capolavoro o un segno dei tempi distopici: “Dipende davvero da quanti anni hai. L’effetto shock è la vera potenza di questa pubblicità, che è controversa per natura; quindi, il fatto che la gente ne parli è una vittoria per Apple”.
Cosa succede ora
La risposta del pubblico ha evidenziato come la percezione possa variare notevolmente in base ai contesti culturali e sociali attuali, che includono timori sul ruolo delle tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale nella creazione di contenuti. Resta da vedere come questa campagna influenzerà effettivamente la percezione del marchio e il volume di vendite del nuovo iPad Pro nel mercato globale.
(Aggiornamento) Le scuse
Dopo giorni di silenzio, Apple ha finalmente reagito alle critiche. La società ha ritirato lo spot “Crush” da tutte le piattaforme e ha pubblicato una dichiarazione ufficiale di scuse. In una dichiarazione ufficiale, l’azienda ha ammesso di aver “mancato il bersaglio” con lo spot e si è scusata per il “dispiacere causato”. Apple ha inoltre precisato che il video non intendeva offendere nessuno e che la creatività è un valore fondamentale per l’azienda. Come segno di rimostranza, Apple ha deciso di ritirare lo spot “Crush!” da tutte le piattaforme online.