Come Trump ha riconquistato l’informazione

Di il 03 Settembre, 2024
Dopo aver lasciato la presidenza con l’accusa di aver incitato una violenta insurrezione al Campidoglio nel gennaio 2021, Trump si era trovato di fronte a un'opposizione compatta da parte delle principali piattaforme social, TV e giornali

L’ultimo tratto della campagna elettorale americana è iniziato, e con esso è emerso un panorama mediatico profondamente mutato rispetto a quello che Donald Trump aveva lasciato alle spalle dopo le tumultuose elezioni del 2020. Se all’epoca Trump era stato circondato da barriere erette dai media e dalle Big Tech per limitare la diffusione delle sue menzogne, oggi queste barriere sembrano essere crollate, favorendo il suo tentativo di riconquistare il potere e l’informazione.

Dopo aver lasciato la presidenza con l’accusa di aver incitato una violenta insurrezione al Campidoglio nel gennaio 2021, Trump si era trovato di fronte a un’opposizione compatta da parte delle principali piattaforme social, TV e giornali. Meta e Twitter avevano sospeso i suoi account, e molte reti televisive avevano smesso di trasmettere in diretta le sue dichiarazioni, ritenute spesso piene di falsità. Anche Rupert Murdoch, l’influente magnate dei media conservatori, aveva preso le distanze da lui, preferendo sostenere altri candidati repubblicani. 

Lo scenario è radicalmente cambiato

Oggi, però, a poco più di due mesi dal giorno delle elezioni, lo scenario è radicalmente cambiato. Trump è stato riaccolto sulle principali piattaforme digitali, con Mark Zuckerberg che lo ha recentemente definito “tosto” ed Elon Musk che gli ha espresso il suo sostegno, trasformando X in una piattaforma orientata a destra. Anche i network televisivi, come la CNN, hanno ripreso a trasmettere le sue dichiarazioni in diretta, nonostante il loro contenuto spesso controverso e cospirativo. E Fox News, di Rupert Murdoch, ha ripreso il suo ruolo di megafono della propaganda pro-Trump.

Cambio di strategia da parte dell’industria dei media

In questo contesto, Trump non è più l’emarginato politico che molti pensavano fosse diventato, ma un candidato che ha trovato un ambiente mediatico molto più accogliente. Le restrizioni imposte per proteggere il pubblico dalle sue dichiarazioni pericolose si sono allentate, e questa nuova apertura potrebbe rivelarsi determinante per il suo ritorno alla Casa Bianca. Un cambio di strategia da parte dell’industria dei media dovuto principalmente alla capacità del tycoon di catturare l’attenzione del pubblico, capacità che spesso manca al suo ex rivale Joe Biden.

Il ruolo dei media e delle Big Tech

Come fanno notare alcuni attenti osservatori, per i media e le Big Tech è forse giunto il momento di riflettere sul ruolo che stanno giocando in questa campagna. Aspettare una possibile vittoria di Trump a novembre per riconsiderare le decisioni prese potrebbe risultare troppo tardi, portando a inevitabili dibattiti post-elettorali su ciò che avrebbe potuto essere fatto diversamente, proprio come avvenne nel 2016.

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