Chi è Brian Glenn, il nuovo giornalista preferito di Trump

Di il 26 Maggio, 2024
Dove c’è Trump c'è sicuramente Brian Glenn, il direttore della programmazione di RSBN, nonché il nuovo giornalista preferito del candidato repubblicano
(Nella foto: Brian Glenn; Donald Trump; Marjorie Taylor Greene)

Dove c’è Trump sicuramente c’è lui, dove esiste una manifestazione di repubblicani del movimento trumpiano quasi certamente c’è il giornalista più amato dal popolo MAGA (Make America Great Again). Stiamo parlando di Brian Glenn, il direttore della programmazione di Right Side Broadcasting Network, il nuovo giornalista preferito da Donald Trump. Per quale motivo? 

Pone le domande giuste nel momento in cui Trump sembra affogare nella polemica porgendogli una mano amica.

Glenn sta rapidamente diventando uno dei reporter preferiti di Donald Trump, probabilmente accumulando più interviste individuali con l’ex presidente nell’ultimo anno rispetto a qualsiasi altro giornalista. Questo rapporto privilegiato ha contribuito a rafforzare la posizione di Glenn all’interno di RSBN, rendendolo una figura chiave nella copertura delle manifestazioni e degli eventi legati a Trump. Lui è il volto con cui l’America repubblicana ogni mattina si sveglia per conoscere le notizie del giorno sul candidato presidente degli USA.

La portata mediatica di RSBN

Right Side Broadcasting Network (RSBN) è stato fondato nel 2016 da Joe Seales, un papà casalingo con la voglia di commentare in streaming le manifestazioni di Donald Trump. Da allora, RSBN è cresciuto fino a diventare un’importante rete di media pro-Trump, impiegando circa una dozzina di persone e gestendo un sito web ricco di storie e contenuti.

RSBN trasmette molte ore prima di qualsiasi intervento di Trump duranti i comizi o fuori dai tribunali, diventando il media di riferimento per la base MAGA durante la campagna elettorale del candidato presidente.

La rete ha raggiunto un notevole seguito, 1,64 milioni di abbonati su YouTube e un altro mezzo milione su Rumble, superando altre reti concorrenti come One America News Network. Consolidamento che riflette la crescente influenza di RSBN come megafono del messaggio pro-Trump nel panorama dei media conservatori.

A rendere credibile il network e Glenn come giornalista si aggiunge la presenza costante in tutti i talk di Christina Bobb, uno degli avvocati di Trump. La sua presenza aggiunge una dimensione legale e di analisi ai report della rete, offrendo una prospettiva interna sugli sviluppi legali che coinvolgono Trump. Questa combinazione di giornalismo pro-Trump e analisi legale ha avvicinato la base di sostenitori MAGA.

Glenn è il giornalista conservatore per eccellenza

Questa è la caccia alle streghe di Biden”, ha dichiarato Glenn ai suoi telespettatori fuori dal tribunale di Manhattan il primo giorno del processo penale contro Trump. “Ecco di cosa si tratta. Questo è il processo di Biden. Questa è la sua capacità, il suo sforzo in questo momento, per portare il presidente Trump fuori dalla corsa alla Casa Bianca”.

È la voce di un “uomo del popolo” che vuole raccontare il sentimento americano, almeno così il giornalista si definisce. Il suo interesse per la politica è nato nel periodo di Barak Obama, quando il suo datore di lavoro gli chiese di eliminare un post in cui accusava il Presidente di incostituzionalità della legge sanitaria. In quel momento capì che qualcosa stava cambiando negli Stati Uniti, in particolare nel partito Repubblicano. 

Un anno dopo Glenn approda al Salem Media Group di Dallas, dove ha condotto talk show radiofonici incentrati su questioni di economia e finanza. Ha lavorato anche per il gruppo televisivo Nexstar Media. Tuttavia, è stato licenziato da quest’ultimo per aver pubblicato immagini di una manifestazione di Trump sui social media e per aver criticato aspramente le restrizioni imposte durante l’era Covid. Questo episodio ha ulteriormente rafforzato il suo legame con RSBN, che nel 2020 lo assume.

Glenn fa parte della nuova era della terza campagna elettorale di Trump

La prima tornata elettorale nel 2016 e ancora di più nel 2020 Fox News rappresentava il canale privilegiato di Trump per la sua comunicazione politica. Poi però dopo l’assalto a Capitol Hill il popolo MAGA non ha accettato di buon grado come Fox e tutto il mondo di Rupert Murdoch ha affrontato la questione. Eccoli quindi migrare verso fonti di informazione mirate e ancora più schierate politicamente.

Dopo il social Truth, Glenn e i video della RSBN sono gli unici canali utilizzati da Donald Trump per la sua campagna elettorale. Le opinioni di Glenn sono controverse, continua a considerare quel 6 Gennaio (l’assalto al Capitol Hill) come “un’operazione interna” e la passata tornata elettorale come di dubbia legittimità. Sicuramente un personaggio che si è fatto notare negli ultimi anni e che fa parte di quel potente amplificatore mediatico caro a Trump per veicolare il suo messaggio.

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