Il grande successo alla regia di Paola Cortellesi, la tragedia di Giulia Cecchettin, i trionfi della cantante statunitense Taylor Swift, personaggio dell’Anno per Time così come lo è stato Sophia Loren per la Treccani. Storie di donne, alcune purtroppo drammatiche, che hanno caratterizzato il 2024 assieme al prestigio internazionale di Giorgia Meloni, prima presidente del Consiglio in Italia, raccontate nel libro dell’anno Treccani 2024, diretto da Marcello Sorgi.
Presentato oggi a Roma alla presenza di Giuliano Amato e Marcello Sorgi, moderati da Alessandra Sardoni, il libro dell’anno Treccani 2024 ricostruisce i 365 giorni appena trascorsi – cronaca e politica, ma anche molto altro: dalle conquiste della scienza e della tecnologia ai Nobel assegnati, dagli appuntamenti dell’arte, della musica e del cinema a tutti i protagonisti dello scenario nazionale e internazionale.
Per narrare questo tempo inaudito e cercare di capire un mondo travolto da una progressiva e crescente crisi globale, che nasconde una costellazione di crisi meno esplicite e sotterranee, è indispensabile la garanzia di un sapere certificato e di qualità, che è la cifra caratteristica di tutte le pagine del Libro dell’Anno Treccani, giunto alla sua venticinquesima edizione. “Noi – ha sottolineato il direttore Marcello Sorgi – abbiamo provato a raccontare i fatti e le vite che scorrono tra i binari in cui il treno di un mondo che sembra impazzito ha continuato la sua corsa folle. E senza perdere di vista i teatri dei combattimenti, i droni, i missili e i lunghi e purtroppo inutili tavoli di trattative abbiamo anche provato a raccontare l’altrove: la vita che scorre malgrado tutto in Italia, in Europa, nell’America che ritrova in Donald Trump il suo presidente, e nel resto del mondo, provando a intersecare un evento con l’altro e scoprendo una connessione tra il pezzo di mondo in cui si combatte e quello in cui si continua a vivere quasi normalmente, malgrado tutto”.
Un racconto da ripercorrere attraverso 1040 approfondimenti, 90 articoli di grandi firme del giornalismo, della cultura e dell’economia, 74 box redazionali, 100 grafici e mappe e 487 immagini.