Chi è Brad Parscale, il deus ex machina della campagna elettorale di Trump

Di il 12 Maggio, 2024
Brad Parscale elezioni usa
Parscale ha affermato che la sua nuova piattaforma basata sull'intelligenza artificiale cambierà l'approccio non solo ai sondaggi, ma anche l'intera struttura delle campagne elettorali.

Se nel 2016 le campagne elettorali si vincevano con Facebook ADV nel 2024 l’Intelligenza artificiale ha soppiantato i social. Lo sa bene l’ex direttore della campagna di Donald Trump Brad Parscale, il deus ex machina della campagna digitale che ha contribuito alla vittoria presidenziale di Trump nel 2016.

Dopo alcuni screzi per la rivolta del Campidoglio, Parscale torna sulla scena della campagna elettorale repubblicana promettendo fuochi d’artificio: “Vedrete alcune delle nuove tecnologie più sorprendenti nel campo dell’intelligenza artificiale che in futuro sostituiranno i sondaggi in tutto il paese”, ha affermato Brad Parscale in un video promozionale.

Parscale è l’uomo del momento negli USA nella comunicazione politica

Parscale ha affermato che la sua nuova piattaforma basata sull’intelligenza artificiale cambierà l’approccio non solo ai sondaggi, ma anche l’intera struttura delle campagne elettorali. I suoi strumenti basati sull’intelligenza artificiale promettono  di superare le grandi aziende tecnologiche come Meta e inaugurare un’ondata di vittorie dei partiti conservatori in tutto il mondo.

Di cosa si occupa Campaign Nucleus, l’azienda di Parscale

Parscale afferma che la sua azienda Campaign Nucleus può utilizzare l’intelligenza artificiale per generare e-mail personalizzate, analizzare miliardi di dati per valutare l’affezione degli elettori e trovarne di nuovi, quindi amplificare i post sui social media di influencer.

Dallo scorso anno, Campaign Nucleus e altre società collegate a Parscale hanno ricevuto più di 2,2 milioni di dollari dalla campagna di Trump, dal Comitato Nazionale Repubblicano e dai relativi comitati di azione politica e raccolta fondi, come mostrano i registri finanziari della campagna.

Sebbene le sue aziende abbiano ricevuto solo una piccola parte della spesa digitale totale di Trump, Parscale rimane vicino ai massimi esponenti repubblicani, così come agli alti funzionari della campagna.

La capacità di Parscale di utilizzare l’intelligenza artificiale per micro-targetizzare i sostenitori ed ottenere denaro per la campagna potrebbe rivelarsi ancora una volta fondamentale per Trump e per altre organizzazioni di raccolta fondi repubblicane.

Un esempio di attività di Campaign Nucleus

Quando qualcuno si iscrive per partecipare a un evento, Nucleus utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare pile di dati personali per assegnare a quella persona un punteggio numerico. Più la partecipazione agli eventi è costante maggiore sarà il punteggio, classificandoli come elettori con maggiori probabilità di presentarsi in futuro ad eventuali incontri elettorali.

Campaign Nucleus può anche monitorare dove vivono le persone che si iscrivono e può inviare loro e-mail personalizzate chiedendo donazioni o sollecitare il loro aiuto per la campagna. Ancora una volta i repubblicani puntano sulla comunicazione attenta e mirata per vincere le elezioni, chissà se Parscale non riesca di nuovo nel suo intento.

L’influenza di Parscale viaggia oltreoceano

Oltre a Trump, Parscale ha affermato di aver sfruttato l’intelligenza artificiale per potenziare i candidati e le cause conservatrici in tutto il mondo, inclusi Israele, Balcani e Brasile. Parscale ha il sostegno finanziario per sperimentare e vedere cosa funziona in modi che altri investitori potrebbero non avere. Ciò è dovuto, in parte, alla sua amicizia con un miliardario del Texas che è tra i donatori politici più influenti dello Stato.

“Ho praticamente usato Facebook per far eleggere Trump nel 2016”, ha detto Parscale in un’intervista del 2022. Per indirizzare meglio gli utenti di Facebook, in particolare, la campagna ha collaborato con Cambridge Analytica, una società britannica di datamining finanziata da Robert Mercer, un ricco e influente donatore repubblicano. Dopo le elezioni, Cambridge Analytica si è sciolta, affrontando indagini sul suo coinvolgimento nella violazione di 87 milioni di account Facebook.

 

 

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