Bluesky, una piattaforma social lanciata nel 2023 come alternativa a X, ha recentemente registrato un’incredibile crescita, superando i 15 milioni di iscritti e scalando le vette degli store di Apple e Google. Il boom è dovuto principalmente al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, che ha segnato l’ennesima vittoria del proprietario di X Elon Musk. Nata come un progetto decentralizzato e inizialmente accessibile solo su invito, la piattaforma sta affrontando le tipiche sfide di una rapida crescita, tra cui problemi tecnici, bug e la gestione delle politiche di moderazione.
Perché Bluesky è diversa?
Lanciata inizialmente come progetto interno di Twitter, Bluesky si è distaccata dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk. La piattaforma, nata da un’idea del fondatore di Twitter Jack Dorsey, si caratterizza per una struttura back-end decentralizzata che consente agli utenti di controllare i propri contenuti e passare facilmente tra piattaforme federate senza perdere le proprie informazioni.
L’AT protocol sviluppato da Bluesky consente agli sviluppatori di creare piattaforme social basate sulla stessa tecnologia, offrendo agli utenti una maggiore libertà nella personalizzazione degli algoritmi e nella selezione dei contenuti. A differenza di Facebook e TikTok, che limitano la possibilità di migrare su altre piattaforme, Bluesky offre maggiore ‘libertà di movimento’. Rose Wang, Chief Operating Officer di Bluesky, ha sottolineato che la piattaforma non è legata a un algoritmo che promuove contenuti polarizzanti, ma è “costruita per la gente, dalla gente”. Bluesky è, infatti, una public benefit corporation, un’impresa con scopo di lucro che mira a generare un impatto positivo sulla società.
Inoltre, Bluesky si impegna a non utilizzare i post degli utenti per addestrare le intelligenze artificiali generative, a differenza di Meta, X e Google.
L’influenza della crisi di X
Bluesky ha visto un importante incremento di popolarità dopo che Elon Musk ha introdotto cambiamenti discutibili su X, tra cui la riduzione delle regole di moderazione dei contenuti, spingendo molti utenti (specialmente progressisti) a cercare un ambiente online più controllato e meno invaso dalle teorie cospirative dei gruppi conservatori.
Durante il divieto temporaneo di X in Brasile, a seguito del rifiuto di Musk di rispettare un ordine del tribunale, Bluesky ha registrato un boom di iscrizioni, con oltre tre milioni di nuovi utenti. Inoltre, come anticipato, dopo la vittoria di Donald Trump molti utenti di X hanno abbandonato la piattaforma per unirsi a Bluesky, come evidenziato dalle oltre 116.000 disattivazioni di account X negli Stati Uniti subito dopo le elezioni, segnando il maggior esodo sotto la gestione di Musk secondo i dati raccolti da Similarweb.
Le difficoltà della rapida crescita
In un’intervista con Mike Isaac del New York Times, la CEO di Bluesky Jay Graber ha detto che “come team, siamo orgogliosi della nostra capacità di scalare rapidamente. Ma ci sono sempre dei dolori nella crescita”. I 20 dipendenti a tempo pieno di Bluesky, infatti, stanno lavorando per affrontare le difficoltà derivanti da una crescita così rapida. In particolare, Bluesky ha affrontato diversi problemi tecnici, tra cui interruzioni del sito e bug, come uno che impediva la corretta visualizzazione dei nomi utente. Questi malfunzionamenti sono stati in parte causati da problemi con un fornitore di servizi Internet. Inoltre, si è verificato uno scontro tra i nuovi e i vecchi utenti, con i primi che cercavano un’esperienza più simile a Twitter, mentre i secondi difendevano le norme di Bluesky.
Per risolvere questi problemi, Jay Graber ha introdotto nuove funzionalità come i feed personalizzati e strumenti di moderazione automatizzati. Nel frattempo, rivali come Threads hanno cominciato a copiare alcune delle funzionalità di Bluesky, come la creazione dei feed personalizzati.
La CEO Graber ha detto al giornalista del New York Times: “Attualmente, la situazione della maggior parte delle piattaforme social è che gli utenti sono bloccati e gli sviluppatori sono esclusi. Vogliamo costruire qualcosa che garantisca agli utenti la libertà di muoversi e agli sviluppatori la libertà di creare. Vogliamo costruire un ecosistema in cui gli sviluppatori possano avere fiducia, e se qualcuno ha un’idea per migliorare lo stato dei social media, non deve supplicarci di cambiare le cose, può semplicemente farlo da solo”.