Bluesky è la nuova casa dei giornalisti

Di il 21 Novembre, 2024
Bluesky cerca editori
Numerosi giornalisti e testate stanno lasciando X per approdare sulla piattaforma liberal Bluesky, che continua a registrare una crescita senza precedenti

Bluesky sta vivendo un boom di iscrizioni da parte di giornalisti e media che hanno abbandonato X (ex Twitter). La piattaforma, infatti, sta emergendo come una valida alternativa per le testate che cercano uno spazio lontano dalla gestione di Elon Musk. 

La crescita di Bluesky

L’afflusso di utenti verso Bluesky è accelerato da quando Musk è diventato attivamente coinvolto nella campagna elettorale di Donald Trump. A differenza di Bluesky, Meta ha cercato di mantenere una certa distanza dalla politica con Threads che non ha avuto così tanto successo come alternativa a X. In seguito alle elezioni americane, Bluesky ha visto un’impennata di iscrizioni, passando da 16 milioni a 20 milioni di account in pochi giorni.

Settimana dopo settimana, realtà come The Economist e The Guardian hanno deciso di unirsi a Bluesky. Inoltre, account precedentemente inattivi di testate come Politico e Semafor, hanno ripreso a pubblicare sulla piattaforma. Anche la National Union of Journalists e l’ente di regolazione della stampa IPSO hanno deciso di iscriversi.

A differenza degli altri social, Bluesky non include i suggerimenti dell’algoritmo come caratteristica standard nei feed degli utenti, il che ha portato alla popolarità dei “starter packs“. Questi pacchetti, creati dagli utenti e che raggruppano account legati a temi specifici, hanno incentivato la rapida crescita degli account sulla piattaforma. Molte testate, come Semafor, hanno creato i propri starter pack per permettere agli utenti di seguire facilmente tutti i loro giornalisti. Un feed curato da un giornalista del Financial Times ha anche registrato un milione di richieste giornaliere.

Lettera aperta a X

La scorsa settimana, un gruppo di oltre 30 giornalisti ha firmato una lettera aperta in cui scrivono che X non è più uno strumento affidabile per il giornalismo. Tra i firmatari ci sono Robyn Vinter del Guardian e il giornalista d’inchiesta Peter Geoghegan. Nella lettera si spiega che, sebbene Twitter abbia avuto un ruolo importante nelle loro carriere, oggi non è più efficace per la ricerca di storie, la verifica delle informazioni e la diffusione dei contenuti. 

Secondo i firmatari, sotto la gestione di Musk i feed di X sono diventati meno efficaci, l’interazione è diminuita e la piattaforma è diventata un veicolo per discorsi d’odio, amplificati non solo dall’algoritmo, ma anche dallo stesso proprietario. In risposta a questa situazione, i giornalisti hanno dichiarato di concentrarsi su spazi alternativi, come Bluesky, per costruire un ambiente più costruttivo per il giornalismo.

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