Il presidente Joe Biden ha scelto X, la piattaforma social di Elon Musk, per annunciare il suo ritiro dalla corsa presidenziale, bypassando così i media tradizionali. Scelta che riflette una tendenza crescente tra i politici di rivolgersi direttamente agli elettori, eliminando intermediari e sfruttando la portata immediata di queste piattaforme.
Dall’altro lato, Musk ha ribadito il ruolo di X come canale diretto per comunicare gli eventi principali in modo più agile rispetto alle Tv e ai siti di notizie, rivelando che persino lo staff della Casa Bianca ha scoperto la notizia attraverso l’ex Twitter. Parallelamente, la CEO di X, Linda Yaccarino, ha scritto che il suo social media è “dove accade la storia”.
La potenza dei social media
La decisione di Biden di diffondere in primis sui social media una notizia così critica evidenzia come queste piattaforme stiano plasmando sempre più la comunicazione politica, soprattutto in un ciclo elettorale caotico come quello attuale. In meno di due ore, il post del presidente ha ottenuto più di 180 milioni di visualizzazioni e più di 700.000 like, mentre lo stesso post su Instagram ha ottenuto oltre 1,1 milioni di “Mi piace” e sulle altre piattaforme, come Facebook, ha registrato un elevato engagement.
Da quando Musk ha acquisito X nell’ottobre 2022, la piattaforma ha subito cambiamenti significativi, spesso controversi, che hanno reso più complessa la distinzione tra verità e fake news. Il proprietario di Tesla ha personalmente dato l’endorsement a Trump nelle ore successive all’attentato in Pennsylvania, sollevando dubbi sulla neutralità della piattaforma come fonte di notizie. Inoltre, Musk sfrutta X per attaccare i suoi presunti avversari, come alcuni leader della Silicon Valley che non appoggiano Trump, tra cui il co-fondatore di Netflix Reed Hastings.
Katie Harbath, ex direttore delle politiche pubbliche di Facebook, ora chief global affairs officer presso Duco Experts, ha detto che “l’ultima settimana ha consolidato il ruolo dominante dei social media per la comunicazione politica e le notizie”.
I rischi di un nuovo panorama mediatico
Un panorama mediatico che vede le piattaforme social sempre più rilevanti per le elezioni e, allo stesso tempo, più frammentate e decentralizzate, porta con sé dei rischi significativi. Compreso il rischio di disinformazione e teorie del complotto che possono diffondersi rapidamente, come evidenziato dalla reazione immediata all’annuncio di Biden o dagli attacchi a Kamala Harris (le donne di colore che si candidano alle elezioni devono affrontare tassi più elevati di minacce violente online, secondo uno studio del Center for Democracy and Technology).
Anche Trump, che in passato ha fatto di Twitter il suo megafono principale, ha utilizzato il suo social media, Truth, per rispondere all’attentato della scorsa settimana e per annunciare la scelta di JD Vance come candidato vicepresidente.
Il commento di Ben Smith
Ben Smith, co-founder di Semafor, ha scritto nella sua newsletter che su X gli utenti trovano solo conferme delle proprie convinzioni. Mentre “le persone affamate di notizie fanno ancora affidamento su giornalisti vecchio stile che cercano di spiegare cosa diavolo sta succedendo e come sta reagendo il mondo”.
Da segnalare, inoltre, che Biden, che si sta riprendendo dal Covid, parlerà alla Nazione alla fine di questa settimana in modo più dettagliato, probabilmente in un discorso televisivo dallo Studio Ovale.