Quello che doveva essere un colpo decisivo contro l’estremismo di destra si è rivelato l’ennesima battuta d’arresto per il governo tedesco. La recente decisione del Tribunale di Lipsia, che ha annullato il divieto imposto alla rivista nazionalista Compact, rappresenta una grave sconfitta per l’amministrazione del cancelliere Olaf Scholz e per la ministra dell’Interno Nancy Faeser. Una sconfitta che mette in luce le difficoltà del governo nel contrastare efficacemente l’estremismo senza compromettere i diritti costituzionali.
Un’ingiunzione provvisoria che sospende il divieto
A luglio, Faeser aveva bandito Compact, definendola “un portavoce centrale dell’estrema destra”. Ma, lo scorso mercoledì, il Tribunale di Lipsia ha emesso un’ingiunzione provvisoria che sospende il divieto fino a quando non verrà raggiunto un verdetto finale sul caso, sollevando dubbi sulla proporzionalità della misura e criticando la decisione di colpire l’associazione che edita la rivista, anziché la rivista stessa. Questa battuta d’arresto non solo danneggia la credibilità del governo, ma arriva in un momento particolarmente delicato, a poche settimane dalle elezioni regionali in tre stati tedeschi, roccaforti del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD).
La decisione del tribunale è stata accolta con entusiasmo dal fondatore di Compact, Jürgen Elsässer, che ha celebrato la decisione come una “vittoria di Davide su Golia”.
Il contrasto delle ideologie estremiste
Il caso Compact evidenzia le sfide che i governi democratici affrontano nel bilanciare il contrasto delle ideologie estremiste con la tutela dei diritti fondamentali sanciti dalle loro costituzioni. E quest’ultimo episodio rappresenta solo l’ultimo capitolo di una serie di sconfitte giudiziarie per il governo tedesco, che rischiano di alimentare ulteriormente il dibattito sull’efficacia delle misure contro l’estremismo e sulle modalità con cui esse vengono applicate.
La rivista Compact, con una tiratura di circa 40.000 copie, è da tempo nel mirino delle forze dell’ordine tedesche. Considerata un pilastro della “Neue Rechte” (Nuova Destra) tedesca, Compact è nota per i suoi articoli controversi, che spaziano da teorie del complotto a contenuti antisemiti e razzisti. Nonostante ciò, la rivista continua a godere di una crescente popolarità, alimentata dal recente divieto: “Prima dell’attacco di Faeser, forse 2 milioni di tedeschi ci conoscevano, ora sono 60 milioni”, ha detto Elsässer. “Tutti ne vogliono una copia”.