(Nella foto l’allestimento PH. Federico Laddaga)
Dal 17 maggio al 29 settembre 2024, Intesa Sanpaolo apre al pubblico nel suo museo di Milano delle Gallerie d’Italia la mostra “Felice Carena“, dedicata a uno degli artisti più importanti e meno conosciuti del Novecento storico. La mostra è curata da Luca Massimo Barbero, Virginia Baradel, Luigi Cavallo ed Elena Pontiggia.
A 145 anni dalla nascita, questa mostra si propone di ricostruire la parabola artistica del grande pittore torinese, ma fiorentino e veneziano d’adozione. Carena, considerato fino agli anni Quaranta uno dei grandi maestri del Novecento europeo, ebbe una straordinaria produzione grazie alla sua ricerca pittorica, luminista e poetica.
In esposizione sono presenti oltre cento opere, provenienti dalle collezioni pubbliche e private delle città in cui il pittore visse e lavorò (Torino, Roma, Firenze e infine Venezia), tra cui anche importanti e sorprendenti inediti.
L’esposizione illustra la carriera e i successi di Carena che attraversano la prima metà del XX secolo con sperimentazioni sempre nuove, spaziando dal simbolismo all’espressionismo, in un continuo dialogo con la tradizione classica e rinascimentale.
Fin dalla gioventù, Carena guardava non solo al luminismo nordico, ma anche ai preraffaeliti e al simbolismo. In mostra saranno presenti le opere della piena plasticità degli anni Dieci, caratterizzate da composizioni molto più astratte e volumetriche negli anni Venti – come “Gli Apostoli” e “La Pergola” – fino ad arrivare all’opera del 1933 “L’estate (L’amaca)”, che è considerata uno dei suoi maggiori capolavori. Si esploreranno anche i dipinti sacri del Dopoguerra italiano.
L’impegno di Intesa Sanpaolo
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, afferma: “La mostra antologica su Felice Carena che si apre oggi negli spazi del museo di Intesa Sanpaolo in Piazza Scala riporta in primo piano uno dei pittori più importanti del nostro Novecento.
L’esposizione ricostruisce i passaggi della sua instancabile ricerca estetica, esistenziale e spirituale, con l’ambizione di consegnare alla storia, per un pieno riconoscimento formale, la vita e l’opera del grande artista torinese. Dopo la rassegna dedicata a Giambattista Moroni, le Gallerie d’Italia proseguono una programmazione espositiva originale che invita il pubblico a riscoprire i principali protagonisti e periodi dell’arte italiana ed europea”.