
Gli Oscar rappresentano uno degli eventi più attesi nel panorama dell’intrattenimento, che include non solo il cinema, ma anche la pubblicità.
Quest’anno, l’evento ha visto un’innovazione significativa in quest’ultimo settore. Disney Advertising ha orchestrato un’iniziativa originale che ha coinvolto diverse società in una serie di spot, scrive Fast Company.
La pubblicità durante i 97esimi Academy Awards – la cui cerimonia quest’anno ha dato la priorità all’intrattenimento e ai film in sé piuttosto che a considerazioni politiche – ha sempre avuto un ruolo cruciale, ma la strategia adottata quest’anno ha portato a un’evoluzione importante.
Disney Advertising, in collaborazione con Kimmelot e Maximum Effort di Ryan Reynolds, ha coinvolto cinque brand – Carnival Cruise Line, Kiehl’s, L’Oréal Paris, Mntn e Samsung – per creare sei spot pubblicitari che celebrano la figura degli stunt nel cinema.
La campagna è stata realizzata con la partecipazione di oltre 75 stuntman e 150 membri della troupe.
L’idea alla base di questa iniziativa è valorizzare una categoria spesso trascurata nel settore cinematografico, trasformando la pubblicità in uno “spettacolo nello spettacolo”.
Insolite collaborazioni
Una delle sfide principali di questo progetto è stata la collaborazione tra marchi diversi, un aspetto non comune nel mondo del marketing.
“La domanda era: i brand collaboreranno davvero tra loro? Abbiamo quindi dovuto trovare i marchi giusti, disposti a fidarsi dei pubblicitari di Disney e dell’Academy”, ha riferito John Campbell, vicepresidente senior dei prodotti di intrattenimento e streaming di Disney Advertising.
Tradizionalmente, i marchi cercano di distinguersi dagli altri durante gli eventi pubblicitari di grande portata.
Tuttavia, in questo caso le cinque aziende hanno accettato di lavorare insieme per un obiettivo comune, ovvero rendere omaggio alla comunità degli stunt grazie a contenuti pubblicitari coinvolgenti e d’impatto.
Ma quale idea
Ogni brand ha sfruttato questa opportunità per mostrare i propri valori e prodotti in un contesto unico e insolito.
Carnival Cruise Line ha puntato ad enfatizzare l’adrenalina e il divertimento che un viaggio con la compagnia può offrire, mostrando la stunt Hannah Betts che si lancia da un elicottero a 11mila piedi e atterra direttamente nella piscina di una nave da crociera Carnival.
Kiehl’s ha voluto mettere in evidenza la qualità artigianale e l’innovazione dei suoi prodotti con due stunt che lavorano sotto il sole e si spalmano la crema solare griffata.
“Gli Oscar sono una celebrazione globale dell’arte, della narrazione e dell’influenza culturale. Questo momento è stato il palcoscenico perfetto per il debutto di Kiehl’s in uno spot televisivo nazionale”, ha dichiarato John Reed, direttore generale dell’azienda, a Wwd.
Invece, il focus dello spot di L’Oréal Paris è la resistenza del suo spray fissante per il trucco. Mostra una stunt alle prese con una scena di azione e, nonostante corse, salti e cadute, il suo make-up rimane impeccabile.
L’idea di Mntn, marchio di adtech che ha come direttore creativo Ryan Reynolds, è dimostrare come la pubblicità possa essere coinvolgente tanto quanto i contenuti cinematografici, sottolineando l’importanza di una narrazione dinamica anche nel marketing.
Infine, lo spot di Samsung intitolato Fight è stato uno dei più complessi dal punto di vista coreografico, con una scena di combattimento che vuole simboleggiare la resistenza e l’innovazione tecnologica dei suoi dispositivi.
Da film a pubblicità
Questa iniziativa rappresenta un’evoluzione del concetto di pubblicità televisiva, sfruttando la narrazione cinematografica e il coinvolgimento emotivo per creare un’esperienza memorabile per gli spettatori.
L’obiettivo era quello di trasformare gli spot in veri e propri cortometraggi d’azione, superando il classico formato della pubblicità tradizionale e dimostrando che questa può essere tanto coinvolgente quanto il contenuto che la circonda.
In onda, dove
Oltre agli sviluppi nel campo dell’advertising, l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences sta valutando il futuro della trasmissione degli Oscar.
Nonostante la cerimonia rimanga uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, il numero di spettatori è diminuito drasticamente negli ultimi decenni, riporta Bloomberg.
La partnership con Disney e Abc, in piedi dal 1976, potrebbe non essere rinnovata dopo il 2028, infatti l’Academy sta esplorando alternative come Netflix, Amazon e altre piattaforme.
Questa possibile transizione solleva interrogativi sul futuro del formato televisivo tradizionale e sul ruolo delle piattaforme di streaming nella diffusione di eventi in diretta.
Netflix e Amazon potrebbero offrire una copertura più ampia a livello globale e disporre delle risorse per garantire un contratto vantaggioso per l’Academy.
D’altra parte, il passaggio a uno streaming puro comporterebbe sfide significative, soprattutto in termini di coinvolgimento del pubblico e adattamento del format.
In definitiva, sia per la pubblicità sia per la trasmissione dell’evento, gli Oscar si trovano in un momento di trasformazione.
L’innovazione nella strategia pubblicitaria di quest’anno dimostra che esiste un margine per sperimentare nuovi format e coinvolgere il pubblico in modi inediti.
Resta da vedere se lo stesso approccio verrà adottato anche per il futuro della trasmissione stessa della cerimonia cinematografica più attesa dell’anno.