Quest’anno la COP29, il vertice mondiale sul cambiamento climatico, si terrà in Azerbaigian, un Paese che, tra le altre cose, continua a dipendere da petrolio e gas. Non è un caso che una recente ricerca di Global Witness ha rivelato l’uso diffuso di account social falsi volti a diffondere una narrazione positiva sul ruolo del Paese e a ridurre la visibilità delle critiche riguardanti questioni ambientali e diritti umani. Come avvenuto per gli Emirati Arabi Uniti durante la COP28, questa strategia solleva dubbi sulla trasparenza del dibattito climatico in vista dell’apertura del summit, fissata per l’11 novembre.
L’Azerbaigian supervisionerà le negoziazioni della COP29 per accelerare i tagli alle emissioni di combustibili fossili. Il Paese possiede notevoli riserve di gas e petrolio e prevede un aumento della produzione di gas del 50% entro il prossimo decennio, un obiettivo in contrasto con la necessità di ridurre drasticamente le emissioni per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Lo studio di Global Witness
Global Witness, una ONG che combatte la corruzione e difende i diritti umani, ha rilevato come diversi account falsi stiano soffocando le critiche su clima e diritti umani rivolte all’Azerbaigian. L’analisi ha individuato 71 account sospetti su X (ex Twitter), la maggior parte creati a partire da maggio, che condividono foto di fiori e alberi spesso utilizzando le stesse immagini.
Più della metà dei post di questi account a settembre includeva hashtag come #COP29 o #COP29Azerbaijan, e il 70% dei retweet riguardava i post ufficiali di COP29 Azerbaigian o di altri account governativi. Questi account formano una rete: ciascuno è collegato ad almeno sei account sospetti.
Altri 111 profili, anche se privi di immagini a tema natura, supportano COP29 Azerbaigian con contenuti simili. Al momento della pubblicazione della ricerca, alcuni di questi account erano stati sospesi per violazione delle regole di X.
“Abbiamo intrapreso azioni sulla maggior parte degli account segnalati. I nostri team di sicurezza lavorano costantemente per contrastare comportamenti sospetti coordinati”, ha detto un portavoce di X.
Ava Lee di Global Witness ha sottolineato l’importanza della trasparenza online: “È fondamentale che ci sia spazio per un dibattito reale su ciò che i governi devono fare per affrontare l’emergenza climatica. Eppure, una rete di account apparentemente inautentici sta sostituendo le critiche legittime con una narrazione positiva e fiorita”. La facilità con cui questi profili sono riusciti a monopolizzare la conversazione online preoccupa Global Witness, soprattutto in seguito alla riduzione dei team di sicurezza sulla piattaforma di Elon Musk.