Accordo programmatico tra Edison e Webuild per lo sviluppo di progetti di pompaggio idroelettrico

Di il 10 Luglio, 2024
I due gruppi si impegnano a sviluppare in modo congiunto i progetti di accumulo idroelettrico nel Sud Italia di titolarità di Edison. Obiettivo: realizzare almeno 500 MW di pompaggi al 2030 e far crescere la filiera italiana dell’idroelettrico per incrementare l’autonomia energetica e lo sviluppo economico del Paese

Edison e Webuild hanno sottoscritto un accordo programmatico per lo sviluppo di progetti di pompaggio idroelettrico, infrastrutture strategiche per la transizione ecologica e la sicurezza energetica nazionale. Questa collaborazione mira a definire e realizzare i progetti di pompaggio di Pescopagano (PZ) in Basilicata e di Villarosa (EN) in Sicilia, sviluppati da Edison.

Obiettivi dei progetti di pompaggio idroelettrico

I progetti di Pescopagano e Villarosa sono parte integrante della strategia di Edison per l’espansione delle energie rinnovabili in Italia. L’obiettivo è di aumentare la capacità green installata del Gruppo a 5 GW entro il 2030, rispetto ai 2 GW attuali. Inoltre, si prevede la realizzazione di almeno 500 MW di accumuli, essenziali per non disperdere l’energia rinnovabile prodotta nei momenti di maggiore disponibilità e per garantire la sicurezza della rete elettrica.

Caratteristiche e benefici delle iniziative

Le iniziative includono la costruzione di nuovi invasi e opere di ingegneria sotterranee per garantire la massima compatibilità con il territorio. Verranno utilizzati anche invasi esistenti, sui quali saranno effettuati interventi per ripristinare la piena funzionalità delle infrastrutture. Questi interventi mirano a incrementare i livelli di sicurezza e i volumi d’acqua immagazzinabili, utili anche per altri usi pubblici e per combattere la siccità.

Stato di avanzamento e prospettive future

I progetti di Pescopagano e Villarosa sono attualmente in fase di autorizzazione presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e di concessione presso le rispettive regioni. L’obiettivo è partecipare alle prime aste competitive organizzate da Terna per acquisire nuova capacità di accumulo tramite contratti di approvvigionamento a lungo termine, nell’ambito del Mercato a termine degli stoccaggi (MACSE), in via di definizione.

Le dichiarazioni: 

Edison e Webuild tornano a sviluppare insieme la filiera idroelettrica italiana. Grazie a questo accordo, creiamo le basi per realizzare la transizione energetica in sicurezza, limitando l’esposizione del Paese alla dipendenza delle materie prime critiche e rilanciando lo sviluppo di una filiera altamente strategica, di cui siamo campioni in Europa, con evidenti benefici per lo sviluppo economico nazionale e l’incremento dell’energia rinnovabile in rete, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione”, dichiara Nicola Monti, Amministratore Delegato Edison.

L’accordo con Edison punta a mettere a fattor comune le competenze di due grandi gruppi privati italiani, leader mondiali nel settore energetico e in quello delle infrastrutture, contribuendo al percorso di transizione energetica e di contrasto alla siccità in Italia e in particolare nelle regioni del Sud. Creare sistemi virtuosi di competenze e risorse con tutta la filiera produttiva è la chiave per per realizzare le opere infrastrutturali di cui l’Italia ha bisogno per restare competitiva. Webuild è pronta a mettere a disposizione del Paese il know-how d’eccellenza accumulato con la realizzazione di progetti complessi ed innovativi come l’impianto idroelettrico a pompaggio di Snowy 2.0 in Australia”, dichiara Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild.

L’accordo di cooperazione, attraverso il know-how e le competenze specifiche dei due grandi gruppi italiani, è volto a ottimizzare i progetti e le relative modalità costruttive, assicurando le migliori condizioni per rilanciare significativi investimenti privati nel Sud del Paese, per circa 1,2 miliardi di euro, garantendo ricadute nelle filiere “storiche” italiane del comparto civile e manifatturiero, oltre a benefici socio-economici nei territori coinvolti, con un effetto moltiplicatore pari a 2,96.

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