Su TikTok si parla anche di inflazione

Di il 19 Marzo, 2025
TikTok influencer foto free Canva
Anche se in apparenza sembrano soltanto questioni estetiche, le content creator spingono anche i magazine a parlare di economia

Anche se TikTok predilige contenuti di puro intrattenimento e basati sulla rapidità delle immagini, non è detto che non si parli anche di temi di attualità.

L’offerta è la più diversa: dalle nicchie di fedeli di una spiritualità un po’ new age, ai reportage giornalistici, a fare la differenza è come si affrontano i problemi.

Per esempio, alla domanda “come va l’economia?”, la content creator Reb_ellion ha risposto senza grafici o numeri, ma mostrando la ricrescita dei capelli. È il segnale che anche i trattamenti dal parrucchiere sono diventati troppo costosi.

@reb_ellion

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♬ original sound – Rebekah | Bewitched Beauty

La recessione delle brune

Gli indicatori di riferimento sono chiari nei commenti sotto al video.

“Non posso rifarmi le ciglia finte”, “ho smesso con il balayage” e altre adesioni al cosiddetto recession brunette, il trend per cui molte donne rinunciano a trattamenti decoloranti ai capelli per via del loro costo.

Il trend gioca sul doppio significato di “recessione”: quella economica, innanzitutto, ma anche quella delle radici che cominciano a tingersi del loro colore naturale.

Sebbene tra i motivi addotti ci sono ragioni di salute e protezione del capello, c’è un legame tra questa scelta estetica e l’andamento dell’economia.

Tra estetica e macroeconomia

Secondo Forbes, nel 2023 il costo dei prodotti cosmetici negli Stati Uniti è aumentato di circa il 6,5% a causa dell’inflazione, modificando gli abituali comportamenti di consumo che si sono orientati verso alternativa a basso costo.

Questo è soltanto uno degli effetti della crescita dei prezzi. Esiste anche il cosiddetto “effetto rossetto”, per cui proprio in tempi di incertezza economica, i consumatori sono tentati dal concedersi indulgenze nell’acquisto di piccoli prodotti di lusso.

Nel lungo periodo, però, a prevalere sono la consapevolezza e il risparmio.

Per esempio, tornare al proprio colore naturale di capelli e sottrarsi alla costosa ricorrenza del trattamento in salone, è una buona strategia.

Anche in questo caso, un incoraggiamento che fa subito tendenza è arrivato da celebrità come Taylor Swift.

Più grossolana è infine la “teoria dell’orlo“, attribuita erroneamente all’economista George Taylor negli anni ’20 dello scorso secolo.

Senza alcune fondamenta scientifiche, afferma che la lunghezza delle gonne indicherebbe la fortuna dell’economia: si pensi alle gonne lunghe degli anni Trenta, dopo il crollo della borsa di Wall Street, e le minigonne à la Mary Quant degli anni Sessanta.

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L’eterno ritorno del trend

Già due anni fa si era imposto il ritorno delle radici naturali.

Questa settimana, dopo qualche post su TikTok particolarmente commentato, diverse testate sono tornate ad affrontare il tema.

Le conclusioni che si possono trarre non sono positive, perché significherebbe che in due anni non ci sono stati miglioramenti sul piano della percezione delle difficoltà economiche.

Ma è anche un segnale di come alcuni temi si impongano nel dibattito a partire dai social stessi e non viceversa.

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Ludovica Taurisano è dottoranda di ricerca in Global History and Governance per la Scuola Superiore Meridionale di Napoli, con un progetto di ricerca sull’editoria popolare e l’informazione politica negli anni Sessanta e Settanta. Con una formazione in teoria e comunicazione politica, si è occupata di processi di costruzione dell’opinione pubblica; ha collaborato con l’Osservatorio sulla Democrazia e l’Osservatorio sul Futuro dell’Editoria di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Oggi è Program Manager per The European House – Ambrosetti. Scrive di politica e arti performative per Birdmen Magazine, Maremosso, Triennale Milano, il Foglio, Altre Velocità e chiunque glielo chieda. Ogni tanto fa anche cose sul palco.